Traguardi ambiziosi: parole per raggiungerli

Aggiornato: 30 Giugno 2023

Traguardi ambiziosi: parole per raggiungerli

Traguardi ambiziosi: parole per raggiungerli

Le parole sono strumenti speciali per un oratore come per tutti i parlanti il cui obiettivo è aumentare il valore di ciò che pensa, dice e soprattutto fa.

Le parole, quintessenza dei nostri pensieri, servono per dare concretezza al fare e raggiungere traguardi ambiziosi.

La via del fare è l’essere.

Lao Tzu

Da un punto di vista pratico, l’efficacia è fare le cose giuste, mentre l’efficienza è fare le cose nel modo giusto.

L’efficacia precede sempre l’efficienza, altrimenti ciò che facciamo è un tanto per.

Pensa: se sei disciplinato e lavori con determinazione e costanza dall’alba al tramonto, ma lo fai per il progetto sbagliato potresti consolarti con l’idea di essere efficiente, di certo non sei efficace.

Se lavori saltuariamente e con poca convinzione e lo fai per l’obiettivo corretto potresti coccolarti con il pensiero di essere efficace, di certo non efficiente.

Da un punto di vista discorsivo, l’efficacia è dire le cose giuste, mentre l’efficienza è dire le cose nel modo giusto.

Prima sei efficace perché dici le cose giuste, poi sei efficiente perché le dici nel modo giusto, rapportate all’obiettivo da raggiungere.

Differenza sottile, ed è proprio per questo che fa davvero la differenza.

Perché ricordiamocelo:

Non è il DIRE che fa girare il mondo, è il FARE. Il punto è che il DIRE precede il FARE.

L’obiettivo è quindi di trovare il giusto equilibro tra individuare le cose giuste da fare e farle nel modo giusto.

Prima del fare c’è sempre il dire

E siccome prima del fare c’è sempre il dire a se stessi e agli altri servono le parole giuste.

Tempo fa lessi una storiella che calza a pennello per comprendere meglio questa sottile ma fondamentale differenza.

Un bel giorno, un tizio si presentò all’ufficio marketing di una nota azienda produttrice di dentifricio.

Disse: “Ho un’idea che vi farà guadagnare tanti soldi per tanto tempo. Vi costa centomila, una tantum.”

Il responsabile marketing rispose: “Grazie, ma le buone idee le escogitiamo in casa nostra, non pagheremo mica centomila per un’idea senza essere certi di far rientrare il nostro investimento.”

Il giorno dopo, il nostro responsabile riunì il suo dipartimento e chiese di trovare in tempi brevi un modo per incrementare i ricavi della vendita di dentifricio del 20%.

Poco dopo, però, si rese conto che nessuna delle proposte avrebbe centrato l’obiettivo.

Richiamò il tizio da centomila, firmarono il contratto e gli mostrò l’assegno con la cifra richiesta.

Ricevete in cambio una busta con dentro un bigliettino di poche parole: “Aumenta il diametro del tubetto di due millimetri”.

Ecco la soluzione.

Semplice, originale. E soprattutto efficace ed efficiente.

Tutto qui, pensa fuori dagli schemi 😉

Niente investimenti nella pubblicità, niente sofisticate tecniche di #psiconeurosociomarketingstrategicoapplicativofunzionale.

Un obiettivo chiaro raggiunto in maniera efficace ed efficiente.

Detto diversamente: a problemi complessi trova soluzioni semplici ed originali.

Non a caso, gli anglosassoni che di pragmatismo se ne intendono dicono: KISS (Keep It Simple Stupid).

In questo come in tante altre sofisticate situazioni che affrontiamo da adulti, l’esperienza della genitorialità può essere un gran maestro.

Con un bambino di 3 anni devi semplificare se ti vuoi far capire, altrimenti parli al vento.

Va bene, predicozzo fatto, ora passiamo al dunque.

16 parole per raggiungere i tuoi obiettivi

16 parole per raggiungere i tuoi obiettivi

Che sia chiaro, le parole sono lettere messe insieme a cui diamo un significato.

Noi, esseri pensanti, vediamo un insieme di lettere di varia lunghezza che siamo abituati a chiamare parole e quando le vediamo le trasformiamo automaticamente in immagini nella nostra mente.

Questa trasformazione porta il nome di significato.

Attribuiamo un significato a ciò che leggiamo in base a una moltitudine di fattori, tra cui cultura di provenienza, abitudini apprese in famiglia, cose viste e sentite a scuola, tra amici e in giro per il mondo.

Tutte le esperienze pregresse contribuiscono al significato che scegliamo di dare a ciò che leggiamo.

Detto questo, scopriamo ora le 16 parole efficaci che vanno dritto al sodo.

Seminate con amore e coltivate con cura possono fare una grande differenza. Possono aiutarti a raggiungere i tuoi traguardi più ambiziosi.

Falle tue e lasciati ispirare dal loro effetto energizzante.

Sei pronto? Iniziamo.

Azione

Qualsiasi cosa, idea, sogno, obiettivo ci passi per la testa potrà essere realizzata solo ed esclusivamente quando è tirata fuori dal calduccio della nostra mente.

Ci vuole un’unica cosa per trasformarla in realtà: un’azione dopo un’altra, passo dopo passo, a piccoli passi.

Se vogliamo scrivere un libro o lanciare un nuovo prodotto, buttar giù qualche chilo di troppo o smettere di fumare e poi teniamo questi bei propositi comodamente seduti nel soggiorno della nostra mente rimarranno tali: buoni propositi destinati all’estinzione.

Wantrepreneur

Questa è una parola da cui dovresti difenderti come dalla peste.

Quanto è concreta puoi vederla in tutti gli uffici di collocamento.

Hai un’idea e non agisci? Sei un wantrepreneur.

Hai un’idea e agisci? Diventi un entrepreneur: metti a fuoco l’obiettivo e lo persegui con costanza, creatività e concentrazione.

Obiettivo

Quello che stai facendo è davvero quello che vuoi fare?

Mi auguro di sì, ma l’esperienza mi ha insegnato che tante volte ciò che facciamo è frutto del desiderio altrui: genitori, figli, compagno o compagna, capo ecc.

Spesso lo stiamo facendo da così tanto tempo che abbiamo spedito nel dimenticatoio la parte più genuina di noi stessi e nel fondo all’ultimo cassetto nell’armadio a destra i desideri più autentici, i progetti che ci stanno veramente a cuore.

Insomma, dà una sbirciatina a chi davvero vuoi essere e a che cosa davvero vuoi fare, male non ti fa.

Top Ten

Vuoi perfezionarti in un determinato settore?

Smetti di ingurgitare ciò che ti dicono di fare o di non fare i paraguru della domenica.

Fai di testa tua: trova dieci nomi di riferimento del settore a cui sei interessato e in cui vuoi specializzarti; mi raccomando, guarda anche oltre i confini.

Studia ciò che fanno e come lo fanno.

Domandati: che cosa fa lui o lei che io ancora non faccio o potrei fare? Come fa lui o lei a … ? e inizia a fare anche tu come loro.

Poi, piano piano, migliora e affina ciò che fai. Affina e migliora. Migliora e affina.

Con costanza, creatività e concentrazione. Un piccolo passo dietro un altro piccolo passo, tutti i giorni.

Bisogno

Se riesci a illustrare con chiarezza i tuoi bisogni, bene, sei un grande.

Ma quando riesci a individuare e soddisfare un bisogno latente, beh, allora diventi un gigante. È wantrepreneur sparirà per sempre dal tuo dizionario.

Passione

Strettamente collegata ai bisogni.

Ricordi i tempi in cui dicevano: guadagna con le tue passioni, Internet è (anche) per questo e altre variazioni sul tema?

Beh,non è vero.

Con le tue passioni potrai al massimo guadagnare una bella cippa lippa.

Una passione rimarrà tale fino a che non la metterai vicino ai bisogni (degli altri).

Solo allora potrai monetizzarla.

Competenze

Se ne fa un gran parlare e troppo spesso in maniera molto fumosa persino nei corsi che ti promettono di sviluppare le tue competenze.

Alla fin fine, quello che ti rimane è un pugno di aria fritta.

Gli ultimi che ho fatto, in realtà mi sono serviti a questo: a sapere che cosa evitare per il futuro.

Fino a quando continuerai a credere che frequentando corsi, seminari e workshop per riempirti quella cosa che sta in alto, tra le tue due orecchie, con sapere distillato dagli altri, beh, le tue competenze rimarranno belle e sottosviluppate.

Prova, invece, una soluzione semplice, originale: mettici del tuo, vedrai che cambiamento.

Titoli

Quelli belli che ti vengono rilasciati alla conclusione di un percorso di studio: corso, seminario, laurea, master, dottorato ecc …

Hanno un forte impatto emotivo soprattutto, di breve durata, su te stesso: yeh … ce l’ho fatta!

Poi ai colloqui di lavoro puntualmente ti chiederanno “esperienza”.

Che, accidenti!, non fa mai rima con titoli.

Perciò, vanno bene i titoli, ci mancherebbe, ma la differenza la fa le mani in pasta. Prima le metti, meglio è.

Consumatore

Consumiamo bit in più svariate forme e sui più disparati dispositivi.

A tutte le ore del giorno e spesso anche di notte.

Un esercito di ingegneri e informatici lavorano, anche loro giorno e notte, nelle valli più siliconate del mondo per renderci avidi consumatori di app, feed, selfie e altre diavolerie che popolano il meraviglioso mondo della Grande Rete.

A guardarci bene attorno, ci riescono.

E va bene, le conquiste tecnologiche che abbiamo raggiunto sono l’espressione più alta dell’ingegno umano.

Va bene, dicevo, ma fino a un certo punto.

Per raggiungere invece un traguardo ambizioso, dobbiamo metterci del nostro. Dobbiamo produrre.

Produttore

Distogliere l’attenzione dal consumo e indirizzarla verso la produzione di qualcosa (un prodotto, un servizio) che dia soddisfazione a noi e valore a chi lo riceve e che metta insieme le nostre passioni e i bisogni delle persone è un passaggio che comporta un gran bel viaggio con parecchie soste che si chiamano: introspezione, tentativi, fallimenti, studio, fatica, ambizione e resistenza.

Teniamo presente: è la produzione, la svolta, non il consumo.

Concretezza

È la somma delle passioni che coltivi unite alle tue azioni che compierai tutti i giorni per soddisfare i bisogni delle persone.

Disciplina

È la più difficile, davvero.

Per essere più specifici l’autodisciplina perché paradossalmente essere disciplinati in un contesto sociale è più facile dell’essere disciplinato nell’intimità della relazione con noi stessi.

In questo senso, trovo particolarmente efficaci questi 60 secondi che ritraggono il pluricampione mondiale di nuoto Michael Phelps in alcuni momenti della sua quotidianità. Fai attenzione al messaggio finale 😉

Impatto

Sembra una parolona e se ci fai caso non la usiamo spesso nei nostri discorsi di tutti i giorni.

Siamo più abituati a sentirla o leggerla negli ambienti giornalistici, economici, finanziari e politici.

Realizzare appieno, tuttavia, che le azioni che compiamo, anche le più insignificanti, possano avere un notevole impatto sulla vita di coloro con cui entriamo in contatto, questo, sì, che fa una gran’ bella differenza.

Pensa, ad esempio, a quei genitori che spingono i propri figli a fare ciò che loro non sono stati in grado di fare, con risultati a volte devastanti per i figli stessi …

Mentore

Mentore

Si tratta di un’àncora mentale di fondamentale importanza e stabilità per raggiungere un obiettivo.

Per non scoraggiarsi nei momenti di difficoltà, per trovare ispirazione in altre storie di vita., per scoprire saggezza nelle esperienze degli altri ci vuole un mentore.

Non occorre che sia una persona vera o che tu la conosca. Può esserlo, ma può essere anche un personaggio di un film o di un romanzo. E può naturalmente cambiare col tempo.

Ad esempio, per me, dal mio arrivo in Italia e in diverse fasi della mia integrazione nella nuova cultura di accoglienza mi sono stati mentori in ordine sparso:

Ispirazione

I momenti incasinati non tardano.

Sono quei momenti in cui la vita sembra voltarci le spalle.

O quando si impunta a renderci difficile anche le azioni le più semplici.

In quei momenti, nulla è più energizzante di un pasto sano e nutriente per lo spirito.

I detti celebri come li chiamava Aristotele, possono aiutarci a coltivare una buona dose di ottimismo. Puoi iniziare con queste 27 frasi di ispirazione, tutte insieme in un mio articolo diventato in breve tempo uno dei più letti del blog.

Mantra

Tradurre un obiettivo in un mantra, cioè in una sana ossessione quotidiana è il miglior regalo che puoi farti.

A prescindere dall’età, dal luogo dove ti trovi, dal lavoro che fai.

È un autentico atto di amore e una prova di coraggio.

Un mantra riassume in poche parole ciò che custodisce la tua mente e la tua anima, ciò che infiamma la tua immaginazione e ciò che stimola le tue azioni.

Il mantra è davvero efficace quando esprime la seguente relazione:

ciò che pensi + ciò che dici = ciò che fai

Questa relazione delinea la quintessenza di ciò che sei.

Ecco le 16 parole che io stesso a poco a poco, una parola per volta, ho seminato nel giardino della mia mente e che mi hanno sostenuto nel mio progetto di crescita e trasformazione personale e professionale.

Sono parole che avrei voluto trovarle spiegate così poco prima della mia partenza dalla Romania, più di 20 anni fa.

Magari non tutte potranno andare bene per te in questo preciso momento. Anche se ce ne fosse una soltanto che sceglieresti di fare tua, questo articolo ha centrato il suo scopo.

A presto,

Lucian

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