Come parla il narcisista conversazionale

Aggiornato: 12 Settembre 2023

Come parla il narcisista conversazionale

Come parla il narcisista conversazionale

Una frase ricca di insegnamenti attribuita al poeta statunitense Robert Frost recita:

Metà della popolazione mondiale è composta da persone che hanno qualcosa da dire ma non possono. L’altra metà da persone che non hanno niente da dire e continuano a parlare.

Tra quelle che hanno nulla o poco da dire ce n’è una che spicca, un archetipo che scopriremo insieme.

Anche tu lo hai incontrato, almeno una volta, quest’estate o tempo fa.

Fa così, non è difficile riconoscerlo:

  • si impossessa della conversazione e si dilunga su dettagli personali
  • si pavoneggia ed occupa l’intero spazio dell’interazione verbale
  • finge o crede davvero di essere più importante di quanto lo sia realmente
  • appiccica frettolosamente etichette a persone, cose e situazioni
  • il pronome personale IO è il suo … amore

È lui, o lei, il narcisista conversazionale.

Quell’essere umano che proprio non riesce a parlare con gli altri. Ma agli altri.

Che si muove come un aeroplano nella conversazione: sorvola ciò che dici per richiamare l’attenzione solo su ciò che dice.

Tira fuori il suo smisurato IO per declinarlo nelle più svariate forme: Io so, Io faccio, Io penso, Io ho visto, Io sono e avanti di questo passo.

Il narcisista conversazionale è alla ricerca più o meno velata e più o meno conscia dell’impareggiabile moneta della società odierna: l’attenzione.

Nelle interazioni verbali, non lascia o lascia poco spazio agli altri e il suo è spesso più un monologo che un dialogo.

Di narcisismo conversazionale se n’è occupato il sociologo Charles Derber nel suo The Pursuit of Attention definendolo

un desiderio, spesso sottile e inconscio, d’impadronirsi della conversazione, di parlare più dell’interlocutore.

In altre parole, il narcisista conversazionale ci mette dentro la conversazione se stesso e fa del suo meglio per spazzare via il resto: gli altri interlocutori e tutto ciò che oscura l’IO e le sue IO-centriche declinazioni.

Derber chiama risposta deviante la risposta tipo del narcisista conversazionale. Sono le risposte con le quali riporta continuamente l’attenzione verso sé stesso.

Un esempio:

Anna: Non ho dormito per niente stanotte.

 

Mario: Davvero? Io, invece, ho dormito alla grande. Lo sai che questo weekend mi è arrivato il nuovo materasso? È stra comodo.

Mario, il narcisista conversazionale, nel nostro esempio sposta l’attenzione sulla propria esperienza e non si dimostra interessato alle parole di Anna.

L’identikit del narcisista conversazionale

Completiamo l’identikit del narcisista conversazionale:

  • ha una marcata propensione al protagonismo
  • è chiacchierone: parla delle sue esperienze positive o negative e vuole disperatamente attirare l’attenzione sulle proprie vittorie o sfortune
  • è privo di tatto e non sa ascoltare
  • ignora il contesto e interrompe l’interlocutore
  • spesso risponde spazientito alzando la voce.
  • ha sempre pronta la sua risposta prediletta: Beh, (io) son’ fatto/a così.

Insomma, il narcisista conversazionale ha un incontenibile bisogno di stare al centro, di essere ammirato e adulato.

Come difendersi dal narcisista conversazionale?

Distraendolo volontariamente.

Ad esempio, guarda l’orologio e tutto a un tratto ricorda un presunto appuntamento: Oh, tutto quelle che dici è molto interessante, ma devo proprio andare …

Oppure: appena accesa la spia rossa di un potenziale attacco narcisistico-conversazionale lascia cadere qualcosa (una penna, la maglia), raccoglila e inserisci nell’inevitabile pausa una scusa e un saluto per svignartela al più presto.

Un consiglio: evita di entrare in disaccordo con il narcisista conversazionale, è la strada più sicura per sprofondare nelle tenebre del Tu hai torto ed io ho ragione.

Per riconoscere il narcisista conversazionale ci vuole una buona dose di consapevolezza: linguistica, emotiva e comportamentale.

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Tutte le volte che ne apprezzi il contenuto, condividila con chi vuoi tu: un amico o un’amica, un parente o un conoscente.

Lui o lei ed io te ne resteremo davvero grati.

Un abbraccio,

Lucian

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