Effetto Dunning-Kruger: come evitare di esserne vittima

Aggiornato: 25 Ottobre 2023

Effetto Dunning-Kruger: perché potresti esserne vittima

Effetto Dunning-Kruger: come evitare di esserne vittima

Mai sentito parlare di effetto Dunning-Kruger?

Se non lo conosci, in questo articolo scoprirai che cos’è e come evitare di esserne vittima. Se invece pensi di conoscerlo, probabilmente ne sei già vittima.

Continua a leggere …

Valutiamo le cose e il mondo in base alle informazioni che abbiamo.

Oggi, con l’avvento di Internet, milioni di persone hanno accesso istantaneo ad una miriade di informazioni.

Per non fraintenderci: informazioni, non conoscenza.

Il problema dell’umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi.

Bertrand Russell

L’illusione di superiorità

Persone poco competenti tendono a sovrastimare le loro conoscenze e la loro bravura, mentre persone esperte tendono a sottostimarle.

Tecnicamente si chiama effetto Dunning-Kruger dai nomi dei due psicologi che lo hanno identificato ed è più diffuso di quanto si possa immaginare.

Per scoprire dove nasce quest’illusione di superiorità facciamo un salto a Pittsburgh nel 1995.

McArthur Wheeler, all’epoca 45enne fiducioso di essere furbo abbastanza per fare il colpo del secolo decide di rapinare due banche dello stato di Pennsylvania nello stesso giorno.

Lo fa con una nonchalance che lascia tutti di stucco: va in banca a viso scoperto, senza alcuno travestimento e indifferente alle telecamere di sorveglianza.

Wheeler ha un piano infallibile, secondo lui.

Per scoprirlo andiamo da un suo amico, qualche giorno prima.

L’amico gli mostra un trucco di magia che lo lascia a bocca aperta: scrive su un foglio alcune parole utilizzando succo di limone e la scritta rimane invisibile. Solo quando avvicina il foglio a una candela le parole scritte iniziano ad apparire.

McArthur fu folgorato da un’idea geniale: grazie alla magia mostrata dal suo amico si convince che basta cospargersi il viso di limone per scomparire. Bisogna solo fare attenzione a non avvicinarsi ad alcuna fonte di calore.

Wheeler non è mica uno sprovveduto: si scatta una foto con la sua Polaroid (ricorda, siamo nel 1995), ma vuoi per aver sbagliato la mira o per qualche difetto della macchina, la fotografia esce immacolata.

McArthur ha la conferma: è diventato invisibile grazie al suco di limone.

Si mette in tasca una semiautomatica e appena dentro la banca (la seconda nello stesso giorno) la punta sul cassiere, mentre le videocamere riprendono la scena.

Rientra a casa gongolando con un mucchio di soldi ma non fa in tempo a contarli che squilla il campanello della porta di ingresso.

È la Polizia che lo arresta. Lui non oppone resistenza. Stupito e sicuro di non essersi avvicinato ad alcuna fonte di calore si chiede come mai è stato smascherato.

Accompagnato in caserma per accertamenti, i poliziotti rimangono basiti: il rapinatore non era sotto l’effetto di alcol, né aveva assunto droghe.

C’è di più: McArthur racconta con disarmante sincerità il trucco del succo di limone imparato dall’amico fidato e il test della Polaroid.

A questo punto, per i poliziotti non c’è più alcuno dubbio: hanno di fronte uno che si crede il genio del crimine, senza sapere di non esserlo.

McArthur Wheeler rapina due banche a viso scoperto nello stesso giorno

La stupidità nasconde la … stupidità

Qui entrano in scena David Dunning e Justin Kruger due psicologi sociali della Cornell University.

Incuriositi dalla clamorosa vicenda, pensano che Wheeler è troppo stupido per rendersi conto di esserlo.

In altre parole, la stupidità gli nasconde la sua stessa stupidità. 

Decidono di testare la loro intuizione, senza succo di limone e Polariod 😉

Mettono insieme un gruppo di volontari e chiedono loro quanto si considerano competenti in 3 differenti aree: grammatica, logica e umorismo.

In seguito, chiedono ai partecipanti all’esperimento di compilare un test per misurare la loro effettiva preparazione sui tre argomenti.

Il risultato?

Chi si era autoproclamato molto competente nelle tre aree del testo aveva miseramente fallito, ottenendo punteggi molto bassi.

Al contrario, chi inizialmente aveva sottovalutato le proprie competenze aveva registrato risultati molto buoni.

Gli studi successivi hanno confermato l’ipotesi iniziale di Dunning e Kruger: gli ignoranti non sanno di essere ignoranti.

I due psicologi sociali spiegano così il fenomeno: guardarsi dentro non sempre porta risultati soddisfacenti, l’unico modo per uscire dalla propria ignoranza è chiedere agli altri.

E concludono: l’errore di valutazione dell’incompetente deriva da un giudizio errato sul proprio conto, mentre quello di chi è altamente competente deriva da un equivoco sul conto degli altri.

L’effetto che porta il nome dei due psicologi sociali

L’effetto Dunning-Kruger consiste in questo: le persone impreparate si sopravalutano e che si forma seriamente tende a mettere in dubbio le proprie abilità.

Un loro collega fece notare che anche Shakespeare si avvicinò alla loro intuizione quando disse:

Il saggio sa di essere stupido, è lo stupido invece che crede di essere saggio.

William Shakespeare

Le ricerche sull’illusione della superiorità sono valse ai due psicologi l’IG Nobel Prize, il premio conferito ogni anno alle ricerche più improbabili.

A questo punto possiamo chiedercelo: dell’effetto Dunning-Kuger chi se ne f°%*te?

In effetti, ottima domanda.

Per trovare una risposta guardati questo video con interviste imbruttite, ma non superare 30 secondi, altrimenti rischi di metterti le mani nei cappelli o di svenire …

Eccezzziunale … veramente …

Come hai reagito di fronte a questi eloquenti esempi dell’effetto Dunning-Kruger in azione?

La buona notizia è che probabilmente riesci a riconoscere l’ignoranza quando la incontri.

La cattiva: non ci sono altre buone notizie 😉

Scherzo.

Tornando seri: tutti noi purtroppo possiamo cadere nel tranello di qualche bias cognitivo e l’Internet come vediamo, nonostante i suoi evidenti vantaggi, non aiuta molto ad evitare le nostre umane trappole mentali.

Vediamo qualche altro esempio.

L’effetto Dunning-Kruger dilaga tra i recensori online e i commentatori seriali

Guarda le recensioni di una e due stelle su Booking o Amazon, più che recensioni sembrano sfoghi (di sedicenti esperti).

Guarda anche i commenti dei leoni da tastiera che sbraitano sui social e impartiscono lezioni e ricette per qualsiasi crisi economica, politica, sociale o sentimentale.

Le loro soluzioni sono infallibili nelle loro semplicità e immediatezza e hanno precise conseguenze. Per gli altri, naturalmente.

L’effetto Dunning-Kruger tra quelli che “secondo me …”

Un altra categoria che spica è formata da quelli che “secondo me …”: sono gli opinionisti della qualunque e spopolano on e off line.

Hanno un particolare prurito alla lingua: sentono l’impellente bisogno di esprimere la propria opinione anche se dell’argomento sanno una beata cippa lippa.

Guai a far notare loro che dicono salades per usare un francesismo (letteralmente cavolate) e che sarebbe opportuno approfondire prima di commentare.

Questi qua ti mettono il muso e ti rinfacciano la sacralità della loro opinione: “Io la penso così …“.

Si appellano alla libertà di espressione, negandola però a chiunque osi mettere in dubbio le loro opinioni.

Certo è che tu non rientri in nessuno di questi ritratti, giusto?! 😉

Tuttavia, se qualche volta hai l’impressione che potresti cadere nell’effetto Dunning-Kruger, in conclusione di questo articolo trovi 2 consigli pratici per evitarlo. Continua a leggere.

Dell’effetto Dunning-Kruger sono sempre vittime gli altri…

Quindi, le vittime dell’effetto Dunning-Kruger sono sempre gli altri, è vero? 😉

Quando sei morto, non sei tu a soffrire perché non sai di essere morto. Soffrono gli altri. Succede lo stesso quando sei stupido.

Come abbiamo visto, gli idioti inconsapevoli sono solo la manifestazione più evidente del Dunning-Kruger. Chi più, chi meno, possiamo essere tutti vittime, in certe occasioni, di questa distorsione cognitiva.

Come possiamo evitare di cadere nei due estremi dell’illusione della competenza e della sindrome dell’impostore?

Consigli pratici per non cascarci nell’effetto Dunning-Kruger

Ok, abbiamo visto cos’è questo strano effetto e quanto possa essere diffuso.

Ora, vediamo i rimedi: 2 consigli pratici per mettersi al riparo dall’effetto Dunning-Kruger.

Scegli con cura le tue fonti di informazione

Scegli con cura le tue fonti d’informazione

Tempo fa, ho conosciuto in prima persona e per diversi anni la censura di libri, film e giornali.

Ce n’è però un’altra forma di censura, più subdola e meno evidente: seminare informazioni in grado di catturare l’attenzione e provocare una reazione da parte delle persone.

Attenzione e reazioni (like, commenti, condivisioni) sono infatti le due metriche che contano davvero per gli algoritmi dei social media.

In questo modo contenuti di qualità si perdono tra fiumi di titoli clickbait e fake news.

Pertanto, se vuoi davvero sviluppare il tuo pensiero critico e scongiurare l’effetto Dunning-Kruger, scegli con attenzione le tue fonti.

Non limitarti a reagire di pancia, controlla sempre la fonte di un post per riconoscere l’autorevolezza della fonte. Un conto è un articolo su Internazionale.it, un altro, il post su meladettomiocuginosocialmidiamenager.com.

Leggi

Quando hai imparato a selezionare con attenzione le tue fonti di informazione, torna sui libri.

Leggi.

Smetti di raccontarti frottole, tipo io non c’ho tempo per leggere, preferisco guardarmi video e stories.

Ok per video e stories, ogni tanto, ma ricordati che leggere è un’attività cognitiva profondamente diversa dalla visione passiva di contenuti video.

Si parla tanto e a buona ragione dell’Economia dell’Attenzione e le aziende si contendono, ogni secondo dei 86.400 della nostra giornata.

E non si fanno mica tanti scrupoli quando si tratta di sfrutare a loro beneficio le umane vulnerabilità psicologiche.

Ogni istante di disattenzione strappato ai propri utenti equivale, nel stra conteso mercato dell’attenzione, miliardi di dollari in ricavi pubblicitari.

Non c’è dunque da meravigliarsi se abbiamo l’impressione di aver poco tempo o di non averne affatto per leggere, approfondire e sviluppare un nostro pensiero critico.

Per quanto esistano canali YouTube, profili e pagine social di assoluto valore, la lettura è un’altra musica che piace ai nostri neuroni e compensa la fatica di leggere.

Leggere libri è emozionante, utile e divertente e la lettura è uno strumento fondamentale per allenare la concentrazione, pensare e approfondire i temi a cui siamo interessati.

Conclusione

L’effetto Dunning-Kruger è una trappola bella e buona, in cui ci cascano in molti. E in molti, poi, ci restano.

Perché la propria ignoranza impedisce loro di riconoscere la propria incompetenza, portando a decisioni errate e ostacolando il genuino apprendimento di nuove competenze.

Da una parte, quindi, abbiamo i guru della domenica e gli scienziati della tastiera, laureati a pieni voti in chiacchiericcio spicciolo spacciato per mirabolante scienza.

Dall’altra, invece, il mondo dei vari Io so di non sapere e Comunque, approfondisco.

Perciò se senti So io come vanno le cose è molto probabile che a dire queste parole sia chi non sa ma pensa di sapere.

Per converso, se senti qualcuno o qualcuna chiedendosi E se poi mi contestano? è molto probabile che sia uno o una che sa ma pensa di non sapere.

Per limitare l’illusione di competenza ci sono due precise stratagemmi pratici: la scelta accurata delle proprie fonti di informazione e la lettura.

Applicandole puoi arginare il curioso effetto Dunning-Kruger.

Al prossimo post,

Lucian Berescu

Leggi anche questi articoli

Rimani aggiornato sulla formazione linguistica per la tua crescita personale e professionale

Access Premium Content

Sed ut perspiciatis unde omnis iste natus error sit voluptatem accusantium doloremque

Unisciti alla nostra newsletter settimanale gratuita

Ispirazione, stimoli e strategie: ogni martedì mattina direttamente nella tua casella e-mail.

Follow Us

Sed ut perspiciatis unde omnis iste natus error sit voluptatem accusantium doloremque