Come persuadere: 9 strategie che devi sapere

Aggiornato: 27 Maggio 2023

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Come persuadere: 9 strategie che devi sapere ed applicare

Sono moltissime le situazioni di tutti i giorni in cui possiamo trovarci a voler persuadere o dissuadere il nostro interlocutore.

Che si tratti di contesti personali o professionali, alcune strategie linguistiche possono aiutarti ad avere l’ultima parola e far fare al tuo interlocutore ciò che hai in mente tu, eticamente.

I checkpoint da spuntare per un serio tentativo di persuasione

Ci sono precisi checkpoint che devi spuntare in un tentativo serio di persuasione.

Eccoli, sono nove:

Obiettivo

La domanda è: con quale obiettivo vuoi persuadere il tuo interlocutore?

Spesso, in un disaccordo verbale, soprattutto con i nostri cari, cerchiamo di imporci il proprio punto di vista, di dominare l’interlocutore.

Oppure, all’estremo opposto, adottiamo un comportamento a riccio: ci rinchiudiamo in noi stessi, rinunciando a far valere le proprie ragioni.

Da oggi, cambio di strategia.

Poniti la domanda: che cos’è più importante, l’argomento del disaccordo oppure la relazione?

Se ci tieni alla tua relazione dati da fare per mantenerla. Meglio mostrarsi sconfitto per raggiungere ciò che desideri che consumarsi in un battibecco senza fine pur di preservare l’orgoglio di aver avuto ragione.

Esempio:

Ok, io metterò il tappo al tubo del dentifricio, ora puoi andare, per favore, a sistemare il soggiorno?

Tanto per capirci: qui sto parlando di un disaccordo, di uno scambio verbale contraddittorio, non di un litigio, in cui i parlanti si lasciano trascinare nel vortice emotivo del tu hai torto ed io ho ragione.

In un disaccordo vediamo un problema da due prospettive diverse e cerchiamo una soluzione condivisa. Un accordo, per l’appunto.

Un litigio ha una valenza distruttiva, a lungo andare logora e sbriciola una relazione.

Umore

Qual è l’umore del tuo interlocutore?

Un interlocutore in una posizione di debolezza è preda facile per i persuasori occulti e manipolatori con cattive intenzioni. Non è di questo che sto parlando qui.

Hai presente un gatto che fa le fusa ai tuoi piedi?

Quasi d’istinto ti viene voglia di prenderlo in braccia e coccolarlo. Ecco, questa è una lezione magistrale di persuasione: lui, il gatto, ti fa sentire importante e potente.

Una situazione come quella appena descritta ti mette di buon umore. E come le fusa feline ci insegnano, hai molte più probabilità di persuadere un interlocutore se lo fai sentire potente, importante e lo metti buon umore.

Quando non riesci a cambiare l’umore, meglio rimandare.

Vuoi portare la tua metà in vacanza in un posto che desideri vedere da tanto tempo e ti sei preparato il miglior discorso sui benefici che questa vacanza potrà avere sul benessere fisico e mentale di entrambi.

Lei, però, torna dall’ufficio stanca e pensierosa.

A vederla, capisci che il tuo tentativo avrà poche probabilità di successo. Meglio posticipare.

Attenzione

Il tuo interlocutore è attento?

Se hai di fronte un interlocutore devoto al multitasking auguri!

Le tue probabilità di persuaderlo calano drasticamente.

Un uditorio distratto è difficile da persuadere, trova modo di catturare la sua attenzione.

Per esempio, chiediti o, meglio, chiediglielo: qual è il suo cocktail preferito? 😉

Carattere

Domanda: piaci al tuo interlocutore? Ispiri fiducia?

Il tuo carattere o l’immagine che gli altri hanno di te è uno dei più potenti mezzi di persuasione. Si chiama Ethos, in retorica.

Quando l’interlocutore si fida di te, si sente al suo agio e diventa tutto più facile, persuasivamente parlando.

Anche il tuo junior – adolescente – muoverà le sue … mani e riordinerà la propria stanza, con un Ethos robusto.

Tempi verbali

Che tempi usi?

Le persone arrabbiate usano spesso il passato: “Guarda che cos’hai fatto” oppure il presente: “Cattivo”.

Hai più probabilità di cambiare idea a qualcuno se usi il futuro:

Vieni qui e ti darò una ricompensa / premio / sorpresa.

Fai questo e potrai avere quello.

Senso

Il tuo argomento ha senso per il tuo uditorio?

Quando si tratta di persuadere o dissuadere qualcuno dati e fatti hanno sì la loro importanza, ma spesso è limitata.

Quello su cui è necessario puntare davvero sono le credenze e le aspettative.

Non significa mentire, per carità.

Ma il tuo interlocutore non si sentirà offeso se farai finta di adorare l’iPhone, anche se in realtà usi un Samsung.

Per dire 😉

Desiderio

Se vuoi che una persona faccia qualcosa devi creare desiderio. Punto.

Come creare desiderio?

Pianta un’immagine piacevole nella mente del tuo interlocutore.

Un’immagine che equivalga a una primavera: frizzante, energizzante, stuzzicante.

Esempio: vuoi andare in crociera, ma lei è titubante.

La inviti a cena. Parlate del più e del meno. A un certo punto, quasi per caso, evochi qualche momento romantico trascorso durante il tramonto, l’anno prima.

Lei si entusiasma. Tu rincari: “E poi, ti ricordi la cena squisita sulla terrazza di quel ristorante vista mare?”

Ricorda: una bella immagine che germoglia nella mente del tuo interlocutore lo rende molto più propenso a dire alle tue richieste.

A piccoli passi

Qualsiasi azione intendi far fare al tuo interlocutore, spezzala in azioni più piccole.

Una strategia persuasiva efficace porta l’interlocutore a compiere la grande azione a piccoli passi: prima una piccola azione, poi un’altra un pelino più grande, e un’altra ancora e così via fino ad arrivare all’obiettivo finale.

Considera una forma di gratificazione per ogni passo compiuto verso l’obiettivo della tua persuasione.

Postura

La tua postura è dignitosa?

La postura è la grammatica del tuo corpo.

Una posizione retta impone rispetto.

Schiena dritta, mento in avanti, testa alta, sguardo assorto e sorridente: questa è la postura di chi sa parlare correttamente il proprio linguaggio del corpo.

Parte di una buona postura è una mentalità positiva anche se per qualsiasi ragione tu ne devi far finta in quel momento.

Fingere fiducia in sé stessi, rende la finzione realtà.

Consiglio scontato e per questo, spesso, sottovalutato: lascia perdere le sconfitte, pensa ai tuoi strepitosi successi.

Conclusione

Spero che queste strategie tratte dal libro How to Argue with a Cat ti tornino utili la prossima volta che vorrai persuadere il tuo interlocutore.

Se vuoi approfondire le basi dell’arte di persuadere, ti consiglio vivamente di leggere l’ottimo librottino appena citato. Lo trovi solo nella lingua della Sua Maestà albionica, per questo è anche una buona occasione per togliere un po’ di polvere dal tuo inglese 😉

L’autore, Jay Heinrichs, è uno dei maggiori e divertenti studiosi e divulgatori della retorica, quella genuina.

A presto,

Lucian

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