Retorica: 3 definizioni dell’arte della parola

Aggiornato: 1 Marzo 2023

Retorica, l'arte della parola e del discorso efficace

La retorica: l’arte della parola e del discorso efficace

3 definizioni della retorica, l’arte della parola e del discorso efficace, affascinante oggi, come tre millenni fa.

Non si da cultura senza una formazione retorica e imparare l’arte del DIRE significa già imparare a ESSERE.
Olivier Reboul

Aristotele, dall’antica Grecia

Aristotele è una delle menti più influenti di tutti i tempi. A lui dobbiamo la prima sistemazione dell’antica arte del discorso. A lui dobbiamo la prima riflessione approfondita sulla forza delle parole.

Ha scritto Retorica nel IV secolo a.C., un’opera strabiliante che da allora affascina e inquieta con periodi di altalenante fortuna. C’è chi vede nella retorica la più antica scienza della comunicazione e c’è chi la considera florilegio, parlare a vanvera, addirittura una forma di comunicazione manipolatoria a buon uso dei disonesti.

Non è niente di tutto questo.

Per contro, la retorica è l’arte del discorso. È l’arte del dire e l’arte dell’essere.

Ed è l’arte di ciò che ci rende umani: le parole.

Aristotele la definì “la facoltà di scoprire il possibile mezzo di persuasione riguardo a ciascun soggetto.”

Aggiunse: “Se è vergognoso non essere in grado di difendersi con le proprie braccia, sarebbe assurdo se fosse esente da vergogna non saperlo fare per mezzo della parola, il cui uso è più proprio dell’uomo di quello delle braccia”.

Jay Heinrichs, dagli Stati Uniti

Quasi tremila anni dopo, Jay Heinrichs, nostro contemporaneo d’Oltreoceano e uno dei più assidui sostenitori dell’antica arte della parola, afferma conciso: è “l’arte più sociale dell’umanità”.

Autore dell’avvincente L’arte di avere sempre l’ultima parola (edizione aggiornata 2020, in lingua inglese), Heinrichs trova nell’antica arte del discorso tutto ciò che occorre non solo per avere l’ultima parola, ma anche per aumentare le vendite e salvare il mondo.

Dice: “Il significato di retorica va ben oltre l’utilizzo delle parole per convincere o persuadere, come la definiscono i dizionari. La retorica ci insegna a discutere senza rabbia. E offre la possibilità di sfruttare una fonte di potere sociale di cui non avevo mai sospettato l’esistenza”.

Non c’è alcun motivo per contraddirlo.

Olivier Reboul, dalla Francia

Olivier Reboul, invece, fu uno dei massimi esperti di retorica d’Oltralpe. Afferma, nella sua Introduzione alla retorica, che imparare “a concatenare gli argomenti in modo coerente ed efficace, a sorvegliare il proprio stile, a trovare i giri di frase appropriati e le figure adeguate, a esprimersi con la scansione giusta e in maniera vivace è retorica.”

Senza mezzi termini, Reboul considera incultura “non centrare la questione proposta, scrivere in modo scorretto, piatto, esagerato, confondere la tesi con l’argomento, esporre in maniera sconnessa, trincerarsi dietro gli stereotipi.” Per questo motivo, aggiunse, non si ha “cultura senza una formazione retorica e imparare l’arte del «dire» significa già imparare a «essere»”.

Arte della parola e del discorso efficace

L’antica arte della parola: la strada maestra per la comunicazione efficace

Ogni giorno dobbiamo gestire tante cose. Una tra questi, però, influenza a catena tutte le altre: la comunicazione, on e off line, con noi stessi e con tutti gli altri. A casa, a scuola, in azienda e più in generale, nella vita.

La comunicazione è relazione, prima di tutto e soprattutto, con se stessi e con chi ci sta vicino.

Ma quando possiamo parlare di comunicazione efficace?

Ecco un’idea: possiamo parlare di comunicazione efficace in presenza di argomenti ben organizzati, espressi con parole adeguate, al momento giusto e nel contesto appropriato. Senza tralasciare il tono: ciò che diciamo è altrettanto importante di come lo diciamo.

L’arte del discorso è la strada maestra per imparare ad essere efficace nella relazione con se stessi e con tutti gli altri.

“Non c’è nulla di più nobile che riuscire a catturare l’attenzione delle persone con la parola, indirizzare le loro opinioni, distoglierle da ciò che riteniamo sbagliato e condurle verso ciò che apprezziamo” disse Cicerone, profondo conoscitore della retorica, molto prima dell’Internet, della macchina a vapore e dell’invenzione della stampa.

Contraddirlo? Non mi pare una grande idea.

Ho preso ispirazione da questi studiosi dell’antica arte della parola e del discorso efficace, vissuti in epoche diverse e in diversi angoli del mondo, per definire la retorica a modo mio.

Queste sono le tre definizioni che non ti aspetti della più antica scienza della comunicazione:

1° definizione: la retorica è l’arte del parlare con arte

L’antica arte del discorso è l’arte del parlare con eloquenza, per avere influenza.

È l’arte di conquistare le persone e di guidare i sentimenti, l’arte della buona conversazione e del consenso. Alchimia di pensieri, parole e azioni, la retorica regola e guida il nostro comportamento nel contesto sociale.

Ce lo ricorda anche Aristotele: “tutti si impegnano a esaminare e sostenere un qualche argomento, o a difendersi e ad accusare.”

E tutti, aggiungo, vogliono illustrare il proprio punto di vista, la propria verità, nella migliore luce discorsiva. Ci vuole l’arte del parlare con arte per questo.

2° definizione: il più potente software del discorso

Ogni scambio comunicativo rappresenta una negoziazione finalizzata a far assumere all’interlocutore la nostra definizione di realtà.

Che si tratti dei dibattiti della quotidianità matrimoniale, delle interazioni tra genitori e figli o di un incontro di affari, ciascun partecipante porta (o dovrebbe portare) sulla scena della comunicazione i migliori ingegni discorsivi e le migliori risorse emotive e comportamentali per conquistare il consenso del proprio interlocutore.

Meglio conosciamo il più potente software del discorso, più alte sono le probabilità di portare le persone dalla nostra parte.

Avere l’ultima parola, in altre … parole.

3° definizione: l’arte del discorso efficace, di assoluta importanza quotidiana

La vita è un intreccio di parole e azioni, di relazioni e idee, di dialoghi, dibattiti e dispute.

La vita, lo sappiamo, è fatta di piccole cose, notoriamente di assoluta importanza; l’arte del discorso efficace è una di queste.

La retorica ci insegna a porci un obiettivo e a impegnarci per raggiungerlo con tutte le nostre risorse: discorsive, emotive e comportamentali.

Impariamo così a diventare più efficaci e più efficienti, nel modo di pensare, di esprimersi e di agire.

Le parole sono importanti, facciamone buon uso

Le parole sono importanti e prenderne consapevolezza è un primo passo per imparare a farne buon uso, iniziando dalle basi: dall’antica arte della parola e del discorso efficace.

“Le parole sono importanti” afferma Nanni Moretti in un cult italiano degli anni ‘80, e la retorica ci insegna a farne buon uso, al momento giusto e nel contesto appropriato.

Quando scegli di imparare a trovare parole efficaci al momento e al posto giusto, scegli di educarti ed educare nello spirito dell’arte della parola e del discorso efficace di assoluta importanza, quotidiana.

Forse aiuterà poco a cambiare il mondo, di certo aiuterà tanto a cambiare te stesso. A crescere e a migliorare. A diventare più consapevole e più pragmatico, più efficace e più efficiente.

L’antica arte della parola e del discorso efficace, affascinante oggi come tre millenni fa, ti aiuterà a migliorare la tua comunicazione e le tue relazioni a casa, a scuola, in azienda e nella vita.

Lucian Berescu

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