Saper ascoltare: l’arte in via d’estinzione

Aggiornato: 7 Luglio 2023

Saper ascoltare: l’arte in via d’estinzione

Saper ascoltare: l’arte in via d’estinzione

Questo è un articolo diverso dal solito: scoprirai una tecnica fondamentale per salvare dall’estinzione l’arte di saper ascoltare per poter entrare in perfetta sintonia con il tuo interlocutore.

Una tecnica semplice, ma di difficile applicazione che vale ugualmente a casa, a scuola e in azienda.

Non è in nessun luogo chi è in ogni luogo.

Lucio Anneo Seneca

Andiamo per ordine.

Per provare questa tecnica dobbiamo fare un passo indietro è mettere in discussione un concetto entrato a gamba tesa nella nostra quotidianità negli ultimi anni.

Mi riferisco al multitasking, un concetto che ci fa credere di poter fare circa millemillecose contemporaneamente.

Neanche dieci anni fa il multitasking era considerato una virtù, e tutti andavano ghiotti per essere, fare, sentirsi multitasking.

Ora le cose sono decisamente più contenute, ma certi miti, anche se di recente diffusione, sono duri a morire. Ancor’oggi, certe persone si vantano di essere e di poter fare multitasking.

Il multitasking è un’abitudine

Il multitasking è un’abitudine. Cattiva.

Facciamo insieme un esperimento: prendi un foglio di carta, una penna e il cronometro del tuo smartphone.

Fatto?

Adesso fai partire il tuo cronometro e inizia a scrivere in sequenza le lettere dell’alfabeto italiano A, B, C, D ecc.

Subito dopo, scrivi sotto a ciascuna lettera sempre in sequenza i numeri da 1 a 21: 1, 2, 3, 4 fino a che l’ultimo numero (21) corrisponda all’ultima lettera dell’alfabeto (Z).

Adesso ferma il cronometro e annota il tempo totale per scrivere le due sequenze.

Proviamo ora una versione leggermente diversa.

Avvia nuovamente il cronometro e inizia a fare un po’ di multitasking alternando lettere e numeri. Per intenderci: dovrai scrivere A, 1, B, 2, C, 3 e via di questo passo fino ad arrivare a Z e 21.

Finito? Ferma il cronometro e prendi nota: ci hai messo di più o di meno rispetto a prima?

Ti sentivi osservato, pertanto, con buone probabilità, hai scritto la seconda sequenza con maggior concentrazione. Tuttavia, sono pronto a scommettere che per scriverla ci hai messo di più rispetto alla prima.

Ecco, questo è un semplice esercizio per farti provare quanto poco efficiente possa essere cercare di fare più cose contemporaneamente.

Volendo dare una definizione, il multitasking è l’abitudine di voler fare contemporaneamente millemillecose nell’illusoria convinzione di completarne di più.

Il multitasking, dunque, è un’abitudine come tante altre. Cattiva, però.

Per sradicarla, occorre prenderne consapevolezza per poi poterla sostituire dolcemente con un’altra, buona.

Il multitasking è stato largamente incoraggiato e diffuso dall’uso delle nuove tecnologie, smartphone e tablet in primis.

Cosa vuoi che sia? Mentre mi parli, vedo l’e-mail che ho appena ricevuto e già che ci sono, ci rispondo anche. Tu continua a parlarmi che io ti “ascolto”.

Immagina questa scena.

Chiamo Tizio perché mi serve un’info al volo per Caio, poi torno da te, caro Sempronio.

Faccio partire la telefonata.

Ciao Tizio! Tutto bene? Ascolta, mi serve al volo un’info per Caio.

Tizio, mentre parla, scrive al computer. Non ti puoi sbagliare, i colpi sulla tastiera si sentono chiaramente mentre ti parla.

Infine, Tizio ti passa l’info e chiami Caio. Lui ti risponde distrattamente (la voce lo tradisce) mentre scorre il feed di Facebook sul computer e sul suo smartphone si guarda le ultime stories pubblicate da chicchessia su Instagram.

Ti ringrazia con aria assente per l’info che gli hai passato e che sembrava fosse di vitale importanza, poi te ne torni, finalmente, al tuo interlocutore, Sempronio.

Ups, il telefono squillo … di nuovo …

Ti suona familiare questo scenario?

Ok, forse ho esagerato un po’, ma lo scenario è – di base – questo: conversazioni distratte, invasione di notifiche da leggere e di urgenze da sbrigare.

La bella notizia, e quella cattiva

Beh, a questo punto, posso darti due notizie: una bella e una cattiva.

Inizio con la bella: puoi continuare a fare multitasking quanto vuoi, non sarà di certo questo articolo a fermarti. In fondo, l’assenza dalla “scena di comunicazione” non è mica inventata ieri, si perde nella notte dei tempi.

La cattiva: tutte le volte che farai del multitasking bello e buono, ti perderai un pezzo più o meno grosso della realtà.

Non siamo capaci, nessuno lo è, di fare bene più cose contemporaneamente, nonostante molti pensino di essere Superman o Wonder Woman.

I nostri limiti biologici non ce lo consentono.

Quando ti illudi di poter fare più cose nello stesso tempo, il tuo cervello non fa altro che spostare in continuazione l’attenzione da un’attività ad un’altra con un notevole dispendio di energia mentale.

Questo continuo andirivieni mentale si traduce in uno stato di stanchezza maggiore, anche fisica.

In pratica, a fine giornata ti senti “distrutto” anche se di fatto hai concluso poco.

Fare meno cose, e bene

Fare meno cose, e bene

Ma io all’inizio dell’articolo ti parlavo di un’arte in via d’estinzione: l’arte dell’ascolto. E di entrare in perfetta sintonia comunicativa con il tuo interlocutore.

Che c’entra l’arte dell’ascolto con il multitasking? E che c’entra il multitasking con la chiacchierata spensierata che devo fare questa sera al bar con la mia amica?

C’entra, eccome.

Stammi a sentire.

Il mito del multitasking ha messo fuori gioco un’abilità fondamentale per stabilire relazioni efficaci con i nostri simili.

Quest’abilità si chiama ascolto, anzi l’arte dell’ascolto focalizzato.

Per la sua fragilità l’arte dell’ascolto è la prima ad andare a farsi benedire sotto la pressione del fare tanto e … poco bene.

Insomma, sarà capitato anche a te di vedere un amico o un parente “super attento” a ciò che dici, mentre guarda le stories su YouTube.

O un impiegato a dirti “Prego, mi dica!” mentre continua a pigiare deciso la tastiera del computer.

Oppure un genitore che continua a fare zapping mentre il suo junior vuole condividere con lui o lei la poesia che ha studiato a scuola.

“Bella!” dice, guardando concentrato il concentrato di pixel che ha davanti. “Bella!” dice, anche se ha solo sentito il fruscio indistinto di un’insieme di suoni intercalati: un po’ di consonanti qui, un po’ di vocali là…

Il junior o la junior, poi, se ne va, deluso e delusa, mentre lui o lei, il genitore multitasking e assente continua a lodare l’invenzione del telecomando.

A questo punto, la domanda sorge spontanea: entrare in sintonia con le persone, come si fa?

FEGAS: la tecnica per sintonizzarti con i tuoi simili

Entrare in sintonia con altre persone è una rara forma di felicità, impossibile da raggiungere senza FEGAS.

La tecnica del FEGAS consiste nell’applicazione di questi tre principi:

  • FErma ciò che stai facendo e presta tutta la tua attenzione al tuo interlocutore
  • Guarda il tuo interlocutore e sorridi amichevolmente
  • ASpetta il tuo turno per replicare e, quando il tuo interlocutore ha finito di parlare, poni 1-2 domande per mostrare il tuo interesse e riassumere i punti discussi

Tutto qui, il FEGAS: l’abilità di ascoltare attentamente a ciò che l’interlocutore ha da dirci e a come ce lo dice.

Questo è saper ascoltare. Anzi, l’arte del saper ascoltare.

Come hai intuito, FEGAS è l’acronimo di tre parole chiave che rappresentano le fondamenta su cui costruire relazioni positive con i nostri simili.

La tecnica del FEGAS è di fondamentale importanza per mostrare rispetto, interesse e affetto al nostro interlocutore e a noi stessi.

LA tecnica per salvare dall’estinzione l’arte di saper ascoltare, quando applicata correttamente.

Una tecnica semplice, ma non facile.

Bene, per oggi è tutto. Inizia da subito ad applicare questa semplice tecnica alle interazioni con le persone che incontri. In breve tempo, ti accorgerai che la tua capacità di ascolto è notevolmente migliorata.

Fammi sapere com’è andata all’indirizzo e-mail che trovi in alto a questa pagina.

Buon … ascolto! 😉

Lucian

Leggi anche questi articoli

Rimani aggiornato sulla formazione linguistica per la tua crescita personale e professionale

Access Premium Content

Sed ut perspiciatis unde omnis iste natus error sit voluptatem accusantium doloremque

Unisciti alla nostra newsletter settimanale gratuita

Ispirazione, stimoli e strategie: ogni martedì mattina direttamente nella tua casella e-mail.

Follow Us

Sed ut perspiciatis unde omnis iste natus error sit voluptatem accusantium doloremque