Migliorare la comunicazione: 10 consigli

Aggiornato: 6 Giugno 2023

Migliorare la comunicazione: 10 consigli

Migliorare la comunicazione ed essere più efficaci

In questo post trovi una personale lista dei 10 consigli pratici per migliorare la comunicazione ed essere più efficaci.

Sono gli stessi consigli che condivido con i miei due juniors, con questo chiodo fisso in testa: consegnare loro una visione equilibrata, realista e, per quanto sia possibile, oggettiva del mondo in cui abiteranno nei decenni a venire.

Sono 21 in tutto, i suggerimenti che ho raccolto e diviso in due post. Clicca e leggi i primi 11 qui.

Ecco i rimanenti dieci per migliorare la comunicazione e diventare più efficaci.

Non dare nulla per scontato

I miracoli esistono, le disgrazie, anche. Dipende da che cosa tu intenda per miracolo e per disgrazia.

Ecco, prima di dire se una cosa esista o meno, sotto forma di miracolo o disgrazia verifica le fonti, spiega e chiarisci i termini della tua affermazione.

Non accasarti nelle tue abitudini e guarda il mondo con gli stessi occhi con cui lo guardavi all’alba della tua vita.

È forse passato tanto tempo e quello sguardo è seppellito dal peso delle abitudini acquisite negli anni?

Non hai, però, alternativa.

Puoi riconoscere al mondo ciò che è suo – la sua straordinaria bellezza, nonostante tutto, nonostante tutti – solo se ritorni a stupirti. Come facevi da piccolo, dai. Fermati e guarda dentro e attorno, con stupore, sarà luce che non acceca.

Gusta pienamente l’esperienza della genitorialità

Gustati pienamente l’esperienza della genitorialità.

Non c’è esperienza più intensa e ricca di sfide nella vita di un essere umano della nascita e della crescita del proprio pargolo.

La genitorialità, all’inizio, checché si dica, equivale all’entrata in un tunnel e non lo dico per sentito dire.

Quando ne esci, sei irriconoscibile fisicamente mentalmente, umanamente.

Essere genitore è il capitolo più bello che puoi scrivere nel libro della tua esistenza: in prima persona, ovunque tu sia. È il tuo viaggio, unico ed esclusivo ai primordi della vita. E come ogni viaggio ha i suoi alti e i suoi bassi, tienilo a mente.

Diventa genitore non troppo presto, non troppo tardi e impara a crescere insieme ai tuoi figli e alle tue figlie.

Sii genitore e allenatore, il migliore che tu possa essere. I tuoi figli e le tue figlie ne trarranno vantaggio, tu anche.

Impara una lingua straniera, almeno una

Ti hanno detto che, oggi, imparare l’inglese è imprescindibile per viaggiare, per lavorare, per fare carriera.

Tu sfidali, imparandone più di una. L’ingresso nella Babele del terzo millennio è croce e delizia delle nuove generazioni.

L’inglese è pragmatico, il francese è seducente, l’italiano sexy, il cinese incomprensibile, ma utile, l’arabo, anche, il tedesco un mucchio di consonanti, come l’olandese, il norvegese, il danese, il finlandese. Il russo è virile, lo spagnolo è caliente, il portoghese anche, l’urdu, boh.

Qualsiasi lingua tu decida di imparare, imparala bene: esplorale le sue icone culturali, del presente e del passato, dal vivo e da remoto.

Il bilinguismo, il trilinguismo, il quadrilinguismo, il pentalinguismo sono a portata di mano e ti aiuteranno a viaggiare, lavorare e far carriera con una marcia in più, se davvero lo vorrai.

Impara a giocare a scacchi

Impara a giocare a scacchi

Non c’è sport più affascinante, più umano, più incisivo del gioco a scacchi.

La scacchiera è l’arena della tua vita: puoi andare avanti e indietro, attaccare e difendere, ricevere e schivare, anticipare e posticipare, vincere e perdere, soffrire ed esultare.

Tutte cose che prima o poi, anche nella vita reale farai. Tieniti pronto e allenati giocando a scacchi, online e offline, con amici e parenti, con conoscenti e sconosciuti.

Fatti amante della retorica

La comunicazione efficace è la regina delle abilità umane nel terzo millennio. Siamo nel bel mezzo della quarta rivoluzione industriale e viviamo il bello e il meno bello della società liquida della conoscenza e dell’informazione.

Ogni secondo andiamo incontro a un flusso inumano e travolgente di informazioni: video, immagini, narrazioni. Stimoli di ogni tipo, forma e contenuto. Tutti a conquistarsi una fetta, possibilmente la più grossa, delle monete, le più preziose, della nostra quotidianità: il tempo e l’attenzione.

Meno ne hai, più fragile sei. Allora tieni i piedi per terra e la testa in alto.

La graziosa Signora della Parola – la Retorica – è il tuo biglietto esclusivo per il Chilometro 0 della Comunicazione. È, ancora oggi, il miglior libro sulla comunicazione efficace che l’intera Umanità abbia mai prodotto.

Essere suo amante è un privilegio per pochi.

Accetta la delusione

La delusione è brutta e cattiva. Nessuno la vuole, nessuno la cerca.

Ma lei è cocciuta e viene a cercarti, prima o poi, n amore, al lavoro, a casa, dagli amici, in viaggio, quando sei da solo o in compagnia.

La delusione per la perdita di qualcosa o qualcuno che ti sta particolarmente a cuore può bussare ai portoni della tua anima in qualunque momento. E non sarai mai pronto ad accoglierla, né anticiparla, né schivarla.

Allora, ti disperi. Ti avvilisci. Ti scoraggi. “No, non può essere vero”, “No, non può capitare a me”, “No, non adesso”, ti dici. E crolli, di brutto.

Quando sei giù di piedi a schiacciarti ancora di più, se ne trovano, a pacche.

Il mondo non ha pietà, tutto qui. La richiede, ma non sempre la restituisce. Contrariamente a ciò che le religioni sostengono.

Allora, in quel buio impenetrabile, c’è solo una cosa che puoi cercare: la speranza. È là, dentro di noi, pacata e silenziosa che aspetta il suo turno.

È lei la molla che ci spinge in superficie.

È lei che ci aiuta a riscoprire i serbatoi di energia vitale inabissati tra le pieghe della nostra anima. “No, non è invano”, ti dici.

Un senso c’è, in tutto questo. Un senso c’è, anche nella delusione.

Sali sui tetti del tuo Essere

Anche la vita, come la realtà in cui viviamo funziona a cicli.

Non abbiamo grafici in bella vista, ma se dovessimo crearne uno, sarebbe come quelli della Borsa in una normale giornata di lavoro.

Perciò: al cattivo tempo segue il bel tempo, alla discesa, una salita, al freddo segue il caldo e via di questo passo.

Qualunque cosa tu scelga di fare – e credimi, ne puoi fare molte di più di quanto tu riesca a pensare in questo preciso instante – falla con tutto il tuo cuore.

Amore, lavoro, amicizia, genitorialità, viaggi, prove e scoperte, prendi ciò che di buono riesci a incontrare sui sentieri della tua vita e modella, trasforma, abbellisci, arricchisci, valorizza.

Qualsiasi cosa sia, restituiscila poi al mondo in una nuova veste, più attraente, più desiderabile, più utile.

Questa è la tua scalata, l’ascesa ai tetti del tuo Essere. Qualcuno ne trarrà beneficio, forse. Tu, soprattutto, di certo.

Ama il corpo del tuo prossimo

La cosa più bella del mondo dopo aver fatto l’amore? Far l’amore un’altra volta.

L’amore esiste solo nella nostra testa.

È un concetto astratto, incredibilmente potente, capace di muovere agilmente persone, idee, merci e denari.

L’amore ha molte sfaccettature e va bene così. Nessuna è però in grado di superare la sua forma più seducente, più coinvolgente, più intensa: l’amore carnale, di corpi che si contorcono estasiati, in una sinfonia del piacere.

Tripudio dei sensi tra anime che si scambiano, spensierate e allegre, i due supremi gesti dell’affetto: il bacio e l’abbraccio.

In amore, siamo fragili, anche quando ci sentiamo forti. Ama adesso con tutto il tuo corpo, ed esplora tutte le volte che puoi il legame misterioso e sfuggente che ci lega ai nostri simili.

Scruta l’orizzonte

Stendersi in riva al mare e scrutare l’orizzonte, al tuo fianco, le persone che ami. Questa è la felicità.

Anche la felicità, come l’amore, ha le sue molteplici sfaccettature.

Guardare l’orizzonte, in riva al mare, insieme alle persone che ami non è l’unica intensa felicità che puoi assaporare. Ce n’è una in particolare, che puoi vivere quotidianamente, malgrado le inevitabili incombenze.

La felicità di guardare oltre, di non lasciar assopire la tua creatività. La felicità di dipingere il futuro sulla tela della tua vita, i colori che vuoi, come vuoi, in barba a conservatori e conformisti.

Ribellarsi con grazia, questa sì che è arte.

A cosa serve indossare un casco e una bandana o vestirsi di nero e prendere a ginocchiate quello che ti capita.

È nell’ordine che possiamo esprimerci al meglio, mica nel caos. È negli abissi che si trovano i tesori. È al di là dei tuoi ingannevoli limiti, con buon senso e responsabilità, che scoprirai di che pasta tu sia fatto. Di che cosa tu sia davvero capace.

È un esercizio di volontà, di disciplina, di motivazione, di consapevolezza.

Guarda, quindi, esplora, conosci e conquista te stesso, prima di voler conquistare il mondo. È lì dentro, tra te e te, che si consumano le vere battaglie. Sono importanti, difficili e, a volte, dolorose.

Puoi, senz’altro, uscirne vittorioso e andare poi alla conquista del mondo.

Scommetti su di te

Qualsiasi ricchezza materiale o immateriale tu possieda, punta tutto su te stesso.

Non lasciare che i dubbi, le opinioni degli altri, i pareri non richiesti e così generosamente offerti, i desideri dei genitori, dei figli, del partner o di chicchessia condizionino le tue scelte.

Non ti lasciare influenzare neanche dalla cultura in cui sei nato e in cui vivi o dalle mode passeggere che non tarderanno a stuzzicarti, o dall’ambiente da cui provieni.

Il mondo è spesso ingiusto, se tu lasci che lo sia. Non chiamarla ribellione. Chiamala consapevolezza. Amore per la scoperta di sé stessi. Fiducia nelle proprie capacità e nella conoscenza.

È desiderio di vivere e di sfida, questo, di migliorare, di crescere e cambiare. Di amare ed evolvere.

È saggezza pratica, pragmatica della vita.

Comunque tu decida di chiamarla, è la premessa necessaria per formulare l’unica domanda che conta. Anzi la domandissima: come posso aggiungere valore al posto in cui vivo e al mondo in cui abito?

È la premessa necessaria per poter raggiungere l’unico obiettivo che davvero conta: star bene e lasciare il mondo meglio di come lo abbiamo trovato.

Non importa chi tu sia, da dove provenga e dove viva: importante è che tu voglia rispondere alla domandissima.

Questi, quindi, sono i 21 insegnamenti che condivido con Chiara e Marco, i miei due splendidi juniors, tutte le volte che abbiamo occasione di parlarne.

A ognuno di loro, modi e parole diverse, ma la sostanza resta la stessa.

Auspico che tu possa farne tesoro.

Fammelo sapere con una e-mail a ciao@lucianberescu.it. Sarò felice di leggerti e risponderti.

Lucian Berescu

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