Come combattere la pigrizia
Pigrizia: le parole per vincerla.
Ci sono persone che considerano la vita un’arena e ce ne sono altre che la considerano un parcheggio.
I primi sono i ribelli, i secondi sono i remissivi.
I ribelli
I primi, dunque, sono i ribelli e si riconoscono dalle parole che dicono perché:
- hanno un desiderio ardente di modificare lo stato delle cose
- non si accontentano, sono sempre alla ricerca di nuove idee stimolanti
- adorano il progresso e vogliono esserne parte attiva
I remissivi
Gli altri, invece, sono i remissivi che:
- preferiscono la sicurezza della routine, ai cambiamenti
- sono intimoriti dalle nuove idee
- accettano il progresso, ma non si curano di esserne parte attiva
Fate ciò che ritenete giusto nel profondo del vostro cuore, tanto sarete comunque criticati. Sarete maledetti se lo fate, e maledetti se non lo fate.
Eleanor Roosevelt
Siamo ciò che parliamo
Siamo ciò che parliamo, quindi i ribelli parlano una lingua diversa dai remissivi.
I primi si distinguono dagli ultimi per una diversa impostazione di pensiero che poi si rispecchia nelle parole che impiegano per descrivere sé stessi e il mondo circostante.
I ribelli mostrano il grintoso, stimolante e deciso atteggiamento del Come Posso Permettermi di … ? (inserire desiderio a piacere)
Loro si interrogano e amano cercare risposte, il che presuppone la volontà di mettersi in gioco per il piacere della sfida, per il desiderio della scoperta e del progresso.
Chiedersi Come Fare per Poter Permettermi di … apre la mente a nuove sfide, fa sognare e spinge all’azione.
Quando ci domandiamo Come Posso Permettermi di … ci poniamo un obiettivo e cominciamo a focalizzarci sul processo che vogliamo innescare per raggiungerlo.
I remissivi, invece, sventolano un deludente, demotivante e rassegnato Non Me La/o Posso Permettere.
Ritenere di non potersi permettere delle cose equivale ad abbandonarsi a una pigrizia di pensiero che non porta un granché di soddisfazione nella propria quotidianità.
L’atteggiamento del Non Posso Permettermelo/a rattrista, sconforta e porta all’apatia. È la punta di un pensiero prigionero nelle tenebre del NO(N):
Non si può fare …
Non voglio che …
Non posso …
Non posso averlo …
Non credo possa farcela …
Senza avidità, niente desiderio
L’atteggiamento del Non Posso Permettermelo/a denota una carenza di … avidità. Qualsiasi cosa tu abbia sentito sulla avidità, dimentica. L’avidità quanto basta fa bene alla salute: è un tratto evolutivo ed è vitale per il benessere.
Senza avidità non c’è desiderio, senza desiderio non c’è progresso.
Il rimedio contro Non Posso Permettermelo/a porta il nome di avidità ed è questa la parola giusta per dire basta alla pigrizia di pensiero.
Con la giusta dose di avidità il rassegnato Non Posso Permettermelo/a … diventa un deciso Come Posso Permetterlo/a? a cui seguirà affermazioni e interogativi tipo:
Che cosa c’è nella vita per me?
Che cosa posso ottenere dalla vita con le mie conoscenze?
Ce la posso fare, voglio impegnarmi …
Non so come farlo, però voglio scoprirlo …
Non lo so fare, ma mi rimbocco le maniche e imparo …
Pigrizia, adieu!
Pigrizia, adieu, goodbye, addio 🙂
Il mondo si evolve grazie all’umanissimo desiderio di un’esistenza migliore che passa per l’avidità quanto basta.
Le parole giuste non vanno aspettate.
Non cadranno dal cielo, al momento e al posto giusto, ma vanno cercate e poi trasformate in azioni.
Così, le azioni, costruite parola dopo parola, ci allontanano dal Non Posso Permettermelo/a per avvicinarci, a piccoli passi, al Come Posso Permetterlo/a? e, infine, al gratificante Posso Permetterlo/a.
A presto,
Lucian
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