Come ritrovare la motivazione, le parole di Roosevelt
Come ritrovare la motivazione, ecco cosa possiamo imparare dalle parole scelte da Roosevelt.
Più di 100 anni fa, nel 1910 per la precisione, il ventiseiesimo presidente degli Stati Uniti, Theodore Roosevelt, si recò a Parigi, all’Università di Sorbona, e tenne un bel discorso, rimasto inciso nella storia.
L’Uomo in Arena
Un brano del discorso presidenziale, intitolato l’Uomo in Arena è stato, da allora, particolarmente citato in diverse occasioni.
Eccolo:
L’UOMO IN ARENA
Non è il critico che conta; non colui che sottolinea come l’uomo forte sia caduto, o dove colui che doveva fare avrebbe potuto fare meglio.
Il credito appartiene a colui che scende veramente nell’arena, la cui faccia è macchiata dalla polvere, dal sudore e dal sangue; che combatte coraggiosamente; che sbaglia, che manca l’obiettivo ripetutamente, perché non esiste sforzo senza errore e fallimento; a chi si sforza veramente di fare ciò che deve; chi conosce il grande entusiasmo, la grande devozione; chi si spende per una nobile causa; colui che nel migliore dei casi conosce il trionfo del grande risultato, e nel peggiore, se fallisce, al meno fallisce osando molto, cosicché il suo posto non sarà mai insieme alle anime timide e fredde che non conoscono né la vittoria né la sconfitta.
Sono parole potenti e di grande ispirazione adesso, a distanza di più di un secolo, figuriamoci all’epoca, dal vivo.
Immaginati studente a Sorbona, nell’aula magna della tua Università, a cogliere questa unica occasione: sentire le vibranti parole pronunciate dal presidente degli Stati Uniti in persona.
Solo ad immaginare e mi vengono i brividi 😉
3 idee
Dopo averlo letto, per la prima volta, mi sono appuntato tre idee da cui poi è nato questo articolo.
Agire nei momenti difficili
Questo brano rappresenta una profonda riflessione sulla nostra capacità di agire nei momenti difficili, quando siamo sotto il fuoco nemico, discorsivamente parlando, e allo stremo della nostra motivazione.
Fare, non solo dire
Il brano è un insieme di parole particolarmente vibranti che ci spronano ad agire, al fare oltre che al dire, in qualsiasi attività scegliamo di cimentarci.
Resistere alla tentazione
Il discorso di Roosevelt è un promemoria per chiunque senta irresistibile, la tentazione di mollare. Proprio in quei momenti dobbiamo tirar fuori tutta la grinta che custodiamo dentro di noi e difendere a denti stretti le nostre scelte e i nostri obiettivi.
Non sono coperti di rose o altri fiori profumati i sentieri della vita. Sono piuttosto pieni di ostacoli in cui ogni tanto capita di inciampare.
Ecco, se succede … beh, se succede, bisogna rialzarsi, togliersi di dosso “la polvere, il sudore e il sangue” e procedere a testa alta magari cambiando ritmo, sentiero o meta. Comunque, “osando molto”.
Di nubi esistenziali ne vedremo parecchi nell’arco di una vita, e quando più si addensano l’unica cosa da fare è non farsi prendere dal panico, ma ricordarsi di essere in un’arena dove va fatto quello che si fa in un’arena: “combattere coraggiosamente”.
Insomma, non è il ritiro in noi stessi, la passività, la rinuncia di fronte alle inevitabili tempeste esistenziali che ci delineano.
Non è neanche la richiesta di aiuto o di protezione rivolta al mondo e tanto meno l’accusa che il mondo stesso non si sia curato abbastanza della nostra sensibilità, debolezze o ferite.
No, il mondo non ha tempo e neanche voglia di assumersi la responsabilità di ciò che ti accade.
La volontà di scoprirsi
Invece, è la volontà di scoprire se stessi da una prospettiva diversa, più forgiata e più resiliente, è l’azione, la curiosità e il desiderio di buttarsi nella mischia, di mettersi alla prova, che ci faranno scoprire i territori inesplorati del nostro Essere.
È il desiderio di imparare anche dagli errori, dalle cadute e dagli ostacoli che ci renderà migliori e più resilienti di quelli che eravamo ieri.
È la volontà di andare avanti nonostante tutto, nonostante tutti, di sorprendere e sorprendersi che alimenteranno l’entusiasmo e la meraviglia di fare, di creare, di progredire.
Il successo è cadere nove volte e rialzarsi dieci.
Jon Bon Jovi
Difficoltà e delusioni
L’Arena è, quindi, la vita, la polvere e il sangue sono le inevitabili difficoltà, le delusioni e le sconfitte a cui andiamo incontro sui sentieri della nostra vita.
Diciamolo: nessuno può sfuggirne.
La forza di alzarsi
Pertanto, l’entusiasmo, la devozione, le cause nobili, i grandi risultati sono di coloro che hanno il coraggio di osare e la forza del rialzarsi dopo un’improvvisa e dolorosa caduta.
Sono anche di coloro che si fermano e riflettono, ma poi procedono più forti, più consapevoli, più determinati. Più motivati e più ottimisti.
Parole vibranti come quelle del brano riportato in questo articolo possono stimolarci a guardare noi stessi e il mondo da nuove prospettive.
Possono aiutarci a cambiare atteggiamento o direzione, portandoci dritti a un domani meglio di ieri, diverso da oggi.
Se vuoi leggere l’intero discorso tenuto dal presidente Roosevelt basta cliccare sul titolo Citizenship in a Republic: lo trovi integralmente e in lingua originale.
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Lucian