Genitori sufficientemente buoni
Genitori sufficientemente buoni, come si fa, questa è la domanda 🙂
Tra inevitabili timori, esitazioni e dubbi, come si fa ad essere sufficientemente buoni nei rapporti con i propri juniors?
Così da non essere percepiti né troppo severi, né troppo permissivi.
Qual è quindi il segreto per essere genitori sufficientemente buoni?
Andiamo a scoprirlo, in questo articolo.
Il segreto
Il segreto è che … non c’è alcun segreto.
Così come non c’è alcun metodo che funzioni per tutti.
Ogni genitore è diverso, diverso è il periodo della vita in cui lo è diventato e diverso è il contesto in cui vivono e crescono, insieme, genitori e juniors.
Niente ricette buone per tutti, niente miracoli, niente verità trascendentali.
Esperienze a cui ispirarsi, invece, sì.
Questa è la mia.
Il tempo
Il tempo assume nuovi significati con la nascita di un bambino. Fino a un attimo fa ti sembra di avere tutto il tempo per sognare, per fare e disfare, per tentare e sbagliare.
Poi, all’improvviso, la tua vita viene stravolta. Si espande per farne entrare un’altra: piccola, fragile, indifesa, spaventata.
La vita di una nuova vita
La vita della nuova vita si amplia, sotto i tuoi occhi. Ti seduce, ti conquista. Ti trasforma.
Ci vuole coraggio per affrontarla di petto, la genitorialità.
Coraggio per guardarsi dentro e indietro, a chi eri ieri, e coraggio per guardare avanti, a chi vuoi essere domani.
Vuoi fare e non capisci bene cosa. Vuoi esserci e non capisci come. Guardi dentro, cercando il genitore dei tuoi sogni.
No, non il tuo. Neanche quello degli altri. Ma quello che senti di poter essere.
Guardi fuori, fuori dal tuo mondo, a come fanno gli altri, a che cosa fanno gli altri.
Leggi. Domandi. Provi. Scopri. Qualcosa va bene. Qualcosa va storto, inevitabile.
Non si diventa genitori da oggi a domani. Non si diventa MAI genitori.
Ed è forse lì, la più grande sfida di questo nuovo ruolo. Nel comprendere di NON essere MAI un genitore, ma di essere un continuo divenire genitore.
Visto così, il ruolo di genitore può incutere timore: non contempla certezze, non prevede sapere pietrificato.
È, forse, questa, la chiave dell’essere un genitore sufficientemente buono. Affrontare la paura di fare ciò che non si sa fare. E di farlo lo stesso.
Così è la vita di un genitore sufficientemente buono.
Si basa su: ricerca, scoperta, conquista. Che fa “rima” con ascolto, curiosità e creatività.
Questa È la vita, se ci pensi: una continua ricerca di saperi, di scoperte e di conquiste di se stessi, in primo luogo.
Un continuo divenire, questa è la vita.
E comunque, genitori sufficientemente buoni, come si fa?
Ecco due parole magiche: si fa.
Io lo faccio da otto anni, oggi, e non so ancora esattamente come si fa.
Ma lo faccio lo stesso.
Buon compleanno bambina mia!
Lucian
PS: Questo post è stato aggiornato e integrato ad aprile 2023. È apparso per la prima volta il 9 novembre 2017 sul sito RhetoFan.com, online dal 2016 al 2023.