In altre parole: 15 modi per dire la stessa cosa
In altre parole: 15 alternative per dire la stessa cosa e fare la differenza.
C’è un ambiente discorsivo in cui si rimane dilettanti a vita.
Non c‘è verso di diventare esperti per un semplice motivo: la vita quotidiana è fatta (anche) di interazioni a sorpresa, inaspettate ed inimmaginate.
La comunicazione interpersonale
L’ambiente in questione è la comunicazione interpersonale, dove dire o non dire è altrettanto importante del come dire.
Il più utile dei talenti è di non usare mai due parole quando una è sufficiente.
Thomas Jefferson
Ok, e come dire ciò che si vuol dire?
Col tono giusto, certamente, ma è più facile a dirsi che a farsi.
Il tono giusto
Il tono della voce è come dici ciò che dici.
È il livello paraverbale della comunicazione. Ne è responsabile Pathos, che i discorsi a casa, a scuola, in azienda e nella vita li carica di emozioni conferendoli cadenza, risonanza e volume, coinvolgimento e credibilità.
Per esempio, la frase Come sei bella! può essere detta e interpretata in diversi modi, a seconda di come viene pronunciata: con ammirazione, con ironia o con sarcasmo.
Può emozionare, divertire o infuriare.
Il tono della voce è parte di un sofisticato dispositivo psicobiologico che ci permette di parlare.
Ciò che percepiamo come grave, stridulo, cristallino, rauco, malinconico è il risultato di un lavoro complesso della macchina che ci fa parlare: polmoni, corde vocali, laringe, bocca, denti, lingua.
Sulla frequenza della voce c’è poco da fare. C’è però un principio di cui tenere conto: quanto più sei calmo, tanto più sonora e grave sarà la tua voce. Al contrario, quanto più sei agitato, tanto risulterà acuta e stridula.
Non c’è un granché da fare sulla frequenza, ma possiamo lavorare sul come dire ciò che vogliamo dire.
7 peccati capitali dell’eloquio
Un buon inizio è fare a meno dei sette peccati capitali dell’eloquio: spettegolare, giudicare, essere negativo, lamentarsi, scusarsi, esagerare e fare confusione tra fatti e opinioni. Ne parla Julian Treasure in questo frizzante speech dal titolo Come parlare in modo che gli altri siano invogliati ad ascoltarvi.
Fare la differenza: 15 esempi concreti
Dire la stessa cosa e fare la differenza: 15 esempi concreti tratti da Farsi capire. Comunicare in modo efficace, interessante, persuasivo, in cui l’autrice Annamaria Testa illustra ben 35 modi di dire la stessa cosa.
La frase che l’autrice propone è Bisogna lasciare lentamente la frizione ed è proprio il tono di voce con cui viene pronunciata che definisce la relazione tra chi parla e chi ascolta.
È la differenza che fa la differenza, sostiene l’autrice.
Tra le 35 varianti di dire la stessa cosa, ne ho selezionate 15.
Continua a leggere e scopri come dire la stessa cosa in 15 modi diversi.
Autorevole
Ascoltami: se stacchi la frizione troppo in fretta l’auto fa un salto. O il motore si spegne, e questo non va bene. Ma non solo; se usi la frizione così, il disco diventa liscio e non aderisce più all’albero del cambio, cambiare marcia diventa impossibile, poi devi portare la macchina dal meccanico e spendere un sacco di soldi. Dei miei soldi, non dimentichiamolo.
Rassicurante
Con la frizione non c’è problema, è solo un fatto di pratica. Ce la farai di sicuro: anzi, scommetto che sei già capace.
Equilibrato
Non è la prima volta che guidi. Quella frizione, non pretendo che la stacchi con l’abilità di un pilota, ma puoi farci un po’ di attenzione.
Divertente
Ehm … quello che fai con la frizione è la tua idea di dolcemente?
Divertito
Basta, basta! Facciamo un patto: se tu impari a lasciare piano la frizione, giuro che io imparo a rimettere il tappo al dentifricio.
Ironico
Interessante questa tua maniera punk rock di lasciare la frizione.
Sarcastico
Magnifico! Ancora un paio di partenze così e risolvi il problema dell’imparare a guidare perché scassi la frizione e buttiamo via la macchina.
Velenoso
Purtroppo, non posso neanche dirti che guidi con i piedi.
Autoritario
Tu ti devi mettere in testa di staccare piano ‘sta frizione, capito?
Vago
Già, la frizione … dovremo parlarne, prima o poi.
Assertivo
È indispensabile lasciare dolcemente la frizione.
Romantico
La frizione, dovresti accarezzarla.
Poetico
Quello che fai col pedale della frizione è … come dire? Dargli un lungo addio.
Evocativo
Senti, non scotta e non morde: dai, lasciala piano.
Aggressivo
Se molli ancora la stramaledetta frizione in quel modo lì, ti sbatto fuori dalla mia macchina.
La nostra voce può vestire diverse sfumature.
Sono proprio le sfumature della voce a far spesso la differenza, più delle parole che pronunciamo.
È poco probabile, ad esmpio, che l’interlocutore accoglierà di buon grado un’osservazione fatta ad alta voce, con tono aggressivo o esageratamente autoritario.
Il tono della voce definisce l’interazione, la vivacizza o la rattrista. Arricchisce o impoverisce la conversazione. Crea tensione o distensione tra i parlanti.
La voce che piace
La voce che piace è la voce rassicurante, autorevole e ottimista. L’efficacia del messaggio dipende più dalla sua positività, che dalla sua autorità.
Anche se nella comunicazione interpersonale rimaniamo dilettanti a vita, più consapevolezza sul tono della voce mentre diciamo ciò che diciamo può significare interazioni più proficue e relazioni più soddisfacenti.
È la differenza nel tono della voce che fa la differenza.
Domande, curiosità?
Scrivimi a ciao@lucianberescu.it. Farò del mio meglio per risponderti a tono 😉
A presto,
Lucian
Foto di dominio pubblico
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