Come riconoscere gli stili comunicativi
Ci sono 3 stili comunicativi e tra questi, di due sarà meglio sbarazzarsene al più presto, mentre il terzo è l’unico che vale la pena coltivare e rafforzare.
Andiamo per ordine.
3 stili di comunicare
Nelle interazioni quotidiane possiamo osservare tre modi o stili di comunicare:
- passivo
- aggressivo
- assertivo
Una discussione dovrebbe essere un tentativo genuino di esplorare un argomento, non una battaglia fra ego contrapposti.
Edward De Bono
Lo stile di comunicazione passiva
Chi adotta uno stile di comunicazione passiva tende a compiacere agli altri, a ritenersi spesso in torto a prescindere dal risultato e a colpevolizzarsi eccessivamente per i propri errori.
Nella breve scena che ti suggerisco di guardare qui sotto un esempio per tutti.
Lo stile di comunicazione aggressiva
All’opposto, le persone che esprimono in maniera aggressiva, con troppa forza e troppo impeto la propria opinione, dimostrano uno scarso interesse per l’ascolto dell’interlocutore.
L’aggressivo tende a prevaricare gli altri e ha, più delle volte, un’opinione troppo buona di sé e un’altra troppo critica nei confronti degli altri.
A questo punto della lettura puoi riguardare il video di sopra: lui è aggressivo, lei è passiva. Un’azzeccata contrapposizione di due stili comunicativi differenti che tutti auspichiamo rimanga solo sulla pellicola cinematografica.
La comunicazione assertiva
La comunicazione assertiva, invece, sta nel giusto mezzo, tra la comunicazione passiva, intimidita, e la comunicazione aggressiva, prevaricante.
La parola d’ordine dello stile di comunicazione assertiva è cooperazione: una continua ricerca di punti in comune tra locutore e interlocutore.
L’obiettivo? Far aderire l’altro alla propria visione del mondo, in uno spirito collaborativo, ben intesi.
La comunicazione assertiva coinvolge e convince l’interlocutore ed è il risultato di un impegnativo lavoro di crescita e trasformazione della propria persona.
Buon senso discorsivo, rispetto per le parole e costante allenamento nella Palestra delle Parole, ecco cosa serve per imparare a comunicare assertivamente.
Arrivare, in altre parole, in un punto di perfetto equilibrio tra i due estremi comunicativi: lo stile passivo e lo stile aggressivo.
In tutte le situazioni in cui scegliamo di dibattere o discutere o trattare non si va da nessuna parte se adottiamo uno stile di comunicazione passivo e tanto meno aggressivo.
Qui sotto trovi un brillante esempio di comunicazione assertiva che viene da quel capolavoro della cinematografia italiana La vita è bella. Clicca e guarda come Guido, l’arguto cameriere, fa aderire il suo interlocutore alla propria visione del mondo, incassando un ottimo risultato comunicativo.
La comunicazione assertiva è il punto di equilibrio tra gli altri due tipi di comunicazione: si oppone alla comunicazione passiva, insicura e intimidita, ed è lontana da quella aggressiva, impetuosa e arrogante.
L’assertivo è a tutti gli effetti un equilibrista della comunicazione, cooperativo ed efficace nel condividere la propria visione del mondo.
Le persone passive, invece, mettono in atto una comunicazione sottomessa mentre le persone aggressive parlano con ostilità, prevaricando l’interlocutore.
Per rimediare c’è solo un modo: imparare ad essere assertivi.
Essere assertivi, s’impara
Imparare ad essere assertivi è la via maestra per allontanare gli scatti di passività o di aggressività dalla propria comunicazione e diminuire così le situazioni conflittuali nei rapporti con se stessi e con gli altri.
L’assertività comunicativa è il presupposto per poter accrescere l’armonia relazionale a casa, a scuola e in azienda.
7 passi per migliorare la tua comunicazione
Per diventare più assertivo, prima di tutto, controlla gli scatti di passività o aggressività comunicativa. Poi segui questi semplici passi e la tua comunicazione migliorerà notevolmente:
- ascolta senza interrompere
- poni domande chiare
- riassumi i punti chiave confermando di aver capito, o chiedi ulteriori chiarimenti
- accetta sentimenti ed emozioni anche se diverse da quelle attese
- incoraggia a procedere con il discorso chiedendo approfondimenti
- osserva i messaggi non verbali
- dimostra empatia, mettiti nei panni del tuo interlocutore
Lo stile assertivo è l’unico che merita di essere coltivato nelle relazioni personali come in quelle professionali.
Se ti eserciterai con costanza ad applicare i punti elencati sopra, diventeranno delle buone abitudini che ti aiuteranno ad esprimere in maniera chiara, concisa e collaborativa le tue idee, i pensieri che hai e le emozioni che stai vivendo.
Che si tratti di una conversazione tra amici, di un dialogo tra parenti, di un confronto o di un dibattito al lavoro tu e il tuo interlocutore riuscirete a raggiungere un ottimo risultato discorsivo quando sceglierete di porre in atto una comunicazione assertiva invece che inutili contrapposizioni tra ego gonfiati di vanità e rancore.
In conclusione: buoni risultati e relazioni soddisfacenti nella vita sono il risultato del saper comunicare assertivamente.
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Un abbraccio,
Lucian