Il prato magico

Aggiornato: 11 Luglio 2023

Il prato magico

Il prato magico

di Chiara Berescu

C’era una volta un regno, che era circondato da un vasto prato.

La sua erba era magica: faceva entrare nel regno solo le persone con un’anima buona e gentile, tutte le persone cattive le respingeva al di là del prato.

Il Re e la Regina erano molto contenti: il loro regno viveva in pace ed armonia.

Una mattina, il Re si affacciò alla finestra per prendere una boccata d’aria: ma non lo fece … lanciò un urlo terribile che svegliò tutto il regno.

La Regina, preoccupata, lo raggiunse, e subito anche lei si aggiunse all’urlo del Re: il prato magico era grigio e secco, tanto che la sua magia non funzionava più.

Il loro regno non era più al sicuro.

Il Re parlò a tutti i suoi sudditi:

Il regno non è più un posto sicuro, quindi vi ordino di procurarvi tutti i viveri necessari, per almeno una settimana, e rifugiarvi in casa finché non avrò risolto questo grande problema.

Tutti obbedirono ed in un attimo la città divenne deserta.

Mentre il re pensava a come risolvere questo problema, si affacciò nuovamente alla finestra e guardando con attenzione vide una busta.

Scese subito a prenderla e la lesse alla regina:

Ciao, vecchio strampalato! Pensavi me ne fossi andato?

Beh, mi dispiace per te, ma sono ancora qua!

Adesso però non sono più il tuo amichetto Berny, adesso sono un mago!

Uno di quelli cattivi! Se vuoi che il tuo prato torni come prima, un coraggioso cavaliere dovrà superare tre ostacoli …

Egli dovrà superare gli Abissi delle Tenebre, oltrepassare il Bosco Infestato e cavalcare attraverso il Deserto Torrido.

Se riuscirà a superare tutte e tre le prove, oltrepassato il Deserto Torrido, troverà una casetta.

È la mia.

A quel punto dovrà consegnarmi la boccetta che mi hai rubato tanto tempo fa, e allora il prato tornerà come prima.

Il Re e la Regina chiamarono sette cavalieri. Ognuno di loro doveva superare nove prove.

Quando il più coraggioso venne scelto, prima di farlo partire gli diedero uno scudo che lo avrebbe protetto da qualunque cosa. Gli diedero anche una fatina per comunicare con loro se fosse successo qualcosa.

Il cavaliere partì e riuscì a superare tutti gli ostacoli.

Riuscì anche a evitare i Folletti Ipnotizzanti.

Quando il cavaliere arrivò alla casetta del mago gli consegnò la boccetta e provò a convincerlo di tornare buono, ma non ci riuscì.

Prima di andarsene, il cavaliere chiese che cosa contenesse la boccetta, ma il mago gli disse che se avrebbe fiatato ancora, lo avrebbe trasformato in asino.

Quando il cavaliere tornò al regno vide che tutto era tornato alla normalità.

Il mago continuò a provare a mettere in pericolo il regno, ma non ci riuscì più e vissero tutti felici e contenti.

A presto,

Chiara Berescu

PS: Nessuna frase ha subito alcun cambiamento durante la pubblicazione di questo testo.

L’editore si è solo limitato a limare delicatamente la punteggiatura. Ogni responsabilità in tal senso è da imputare esclusivamente all’editore.

Le lodi invece sono da attribuire esclusivamente all’autrice 😉

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