Come cambiare vita in cinque minuti

Il cambiamento acclamato negli slogan marketari e nell’oceano dei blog di crescita personale mi ha sempre fatto prurito alle orecchie e suscitato massima diffidenza.

Il segreto del cambiamento è concentrare tutta la tua energia non nel combattere il vecchio, ma nel costruire il nuovo.

Socrate

Più in generale, prima di trattare l’argomento cambiamento, ho voluto testare in prima persona se davvero qualcosa dall’esterno può provocarlo e soprattutto come potrebbe farlo.

Quindi riluttanza e diffidenza come barriera all’entrata prima di riempirmi la testa e la bocca con parole importanti come, appunto, il cambiamento.

Eppure.

Il formicolio allo stomaco

Eppure arriva un momento nella vita in cui senti un formicolio allo stomaco che preannuncia una vera spinta al cambiamento.

Un momento in cui senti davvero di averne un dannato bisogno.

Ed è lo stesso momento in cui comprendi la vitalità celata nella profondità di tre parole: qui ed ora.

Perché ti accorgi di non essere ciò che sei, ma la copia di qualcun altro, o peggio ancora del sogno, o del desiderio, o dell’ambizione di qualcun altro.

Ti accorgi in quello stesso momento di essere indietro con i tuoi sogni perché un giorno hai rinunciato a te per qualcun altro. A scapito della tua inestimabile ricchezza: il tuo tempo.

Perché decidi di dire basta, non voglio più mentirmi! e voglio fermare quest’emorragia di energie, di sogni franti e desideri inesauditi (attenzione al verbo usato: potere, non dovere).

Scegli di rimescolare tutto: relazioni, emozioni, pensieri.

Scegli di prendere di petto e affrontarla, la fottuta paura che più di qualsiasi altra emozione è in grado di lasciarti a secco.

Perché comprendi una volta per tutte che senza obiettivi specifici, misurabili, raggiungibili e circoscriti nel tempo non si va tanto lontano.

Fare spazio al nuovo

In quel preciso frangente scegli di alzare lo sguardo, rimboccarti le maniche e fare spazio al nuovo. Armato di pazienza e un buon martello inizi a demolire, mattone per mattone, la più bella costruzione del mondo.

Hai alzato l’asticella del tuo futuro e cominci a costruire la persona che meriti di essere.

Il passato è quello che è stato, il presente è quello che è, il futuro è tra le tue mani.

Quel momento esiste e la domanda audace che affiora nella tua mente è questa, importante: per quanto tempo ancora hai intenzione di far finta? 

Un esercizio di cinque minuti per innescare la leva del cambiamento

Se anche tu senti dentro un vulcano che sta per scoppiare, quello potrebbe essere il momento ideale per dar via al cambiamento.

Nessuno può convincere un altro a cambiare. Ciascuno di noi è il custode di un cancello che può essere aperto soltanto dall’interno. Noi non possiamo aprire il cancello di un altro, né con la ragione, né con il sentimento.

Marilyn Ferguson

Ecco, per te, un semplice esercizio per innescare la leva del cambiamento:

• prendi un foglio di carta bianca, una penna (non il computer) e siediti comodamente in un posto tranquillo in cui sai che per i prossimi cinque minuti non sarai disturbato da nessuno
• prepara il timer del tuo smartphone e impostalo a 60 secondi

Ora, afferra la penna che hai preparato e scrivi questa domanda:

Che cos’è PER TE importante nella vita? (proprio così con “PER TE” in lettere maiuscole)

Quando hai finito di scrivere la domanda fai un respiro profondo, avvia il timer e per 60 secondi scrivi di getto tutto quello che ti passa per la testa.

Quando suona il timer fermati, metti giù la penna e rilassati per un tempo uguale a quello dedicato alla riposta, quindi sempre 60 secondi.

Ripeti l’esercizio per la seconda domanda:

Quando lo è diventato?

Scrivila sul foglio di carta sotto alla risposta alla prima domanda, fai partire il timer e rispondi sempre in 60 secondi. Quando suona il timer, fermati e rilassati per altri 60 secondi.

Infine, concludi l’esercizio facendo la stessa sequenza di movimenti per rispondere alla terza e ultima domanda:

Perché lo è diventato?

Scrivi la domanda, avvia il timer e lascia poggiare dolcemente i tuoi pensieri sul foglio di carta bianca che hai davanti. Sempre per sessanta secondi, allo scadere dei quali posa la penna.

Sii onesto e focalizzato e lascia scorrere la tua penna. Non ci pensare, scrivi e basta.

Non badare alla forma, riversa tutto ciò che trabocca nella tua mente sul bianco del foglio che hai di fronte.

Poi leggilo. Quelle parole descrivono ciò che sei in quel momento, quando e perché lo sei diventato.

3 semplici domande, un vero punto di svolta

Per sgombrare il campo da giudizi superficiali e fraintendimenti vari, lascia che sia sincero con te: queste tre semplici domande sono state un punto di svolta per me.

Non hanno cambiato nulla di punto in bianco, ma hanno dato vita a una sequenza di cambiamenti che mi ha spinto a mettere in discussione tutto il mio universo interiore e tutto ciò che si trovava attorno a me.

E quando inizi a mettere in discussione tutto attorno a te, e soprattutto te stesso, capisci che finalmente è giunto il momento della trasformazione.

Se stai bene, non fare nulla

Quindi: se stai bene così, non fare nulla.

Hai appena letto un articolo che contiene un esercizio che potrebbe rivelarsi utile in quel momento in cui il vulcano dentro di te starà per eruttare.

Oppure fallo, in fondo sono cinque minuti che potresti togliere dal ca*%*ggio quotidiano sui vari social mangiatempoacchiappattenzione.

Nella peggiore delle ipotesi non succede nulla.

Ma immagina ciò che potrebbe accadere se fosse l’inizio di una sequenza di cambiamenti che ti permetterebbero di vedere la tua vita in una nuova luce, più autentica, più genuina.

Quando decidi di farlo, fammi sapere com’è andata.

Scrivimi a ciao@lucianberescu.it, saro felice di risponderti.

Un saluto,

Lucian