Meditazione: perché praticarla, ogni giorno

Aggiornato: 10 Gennaio 2024

Meditazione: perché praticarla, ogni giorno

Meditazione: perché praticarla, ogni giorno

Ti sei mai chiesto come puoi accrescere la tua consapevolezza e connessione con il tuo Io più genuino?

La risposta in una parola: meditando.

Un autentico percorso di crescita e trasformazione personale porta prima o poi alla millenaria pratica della meditazione.

Succede a chi scegliere di mettere il proprio … IO, al Centro.

Nel mio caso è stato un percorso graduale che mi ha portato a girovagare per il web in cerca di info serie e spogliate da aspirazioni trascendentali e poco praticabili nella vita di tutti i giorni. Un passo alla volta, a piccoli passi mi sono avvicinato alla pratica della meditazione con risultati che non avrei mai immaginato di raggiungere, con un investimento modesto e costante: 5 minuti al giorno.

Praticare la meditazione (e la consapevolezza di sé) è un’attività alla portata di tutti. Meditare è semplice, perché non richiede attrezzature né sforzi particolari, ma al tempo stesso non è facile, visto che ha bisogno di concentrazione e volontà, di disciplina e di costanza.

Non andare altrove, rimanere dove si è già

“La meditazione non comporta sensazioni speciali, bensì la percezione di ciò che si prova. Soprattutto, significa lasciare la mente così com’è e sapere perché il suo stato è proprio quello. Non si tratta di trasferirsi altrove, ma di accettare di essere dove si è già” afferma Jon Kabat-Zinn, medico e professore emerito di medicina, che più di ogni altro ha contribuito alla diffusione della mindfulness in Occidente.

Praticare la meditazione significa scegliere un luogo tranquillo, sedersi comodamente, chiudere gli occhi e concentrarsi su un punto di focalizzazione, come la respirazione o un mantra. L’obiettivo: liberare la mente da pensieri superflui, creando uno spazio di serenità interiore.

Meditare è prendere coscienza e coltivare l’armonia con se stessi e con il mondo circostante. La tecnica più potente e a portata di tutti è la respirazione, la corrente che collega il corpo alla mente.

Fuoco, consapevolezza, attenzione e lucidità

Coltivare la consapevolezza con la meditazione è soprattutto una questione di essere presenti qui ed ora, di attenzione e lucidità, qualità umane universali.

“Nei tempi antichi, quando il sole tramontava, l’unica fonte di luce per gli uomini, a parte il mutevole chiaro di luna e le stelle del firmamento, era il fuoco. Per milioni di anni gli esseri umani si sono raccolti attorno ai fuochi, guardando le fiamme e le bracci, col freddo e l’oscurità alle spalle. Forse fu là che ebbe inizio la meditazione formale.

Il fuoco era un sollievo per noi, ci forniva calore, luce e protezione, pericoloso ma controllabile con le opportune cure. Sedervi accanto procurava riposo al termine della giornata. Alla sua calda luce oscillante raccontavamo storie, parlavamo delle ore appena trascorse oppure sedevamo silenziosi vedendo il riflesso delle nostre menti nelle fiamme in continuo movimento e luminosi paesaggi di un mondo magico.

Il fuoco rendeva sopportabile l’oscurità e contribuiva a farci sentire protetti e sicuri. Era tranquillizzante, affidabile, riposante, induceva alla meditazione ed era assolutamente indispensabile ai fini della sopravvivenza.

Questa necessità è scomparsa dalla nostra quotidianità e con essa quasi tutte le occasioni di stare tranquilli. Nel mondo frenetico attuale i fuochi non sono pratici e rappresentano un lusso occasionale per indurre una certa atmosfera.

Quando all’esterno la luce si attenua, dobbiamo solo premere un interruttore illuminando l’ambiente a nostro piacimento, continuando le nostre occupazioni, impiegando le ore di veglia in piena attività.

Oggi la vitta offre scarse occasioni per l’essere, salvo crearle di proposito. Non esiste più un’ora fissa in cui interrompere il lavoro perché la luce non è più sufficiente … si è dissolto l’originario orologio interno che ogni sera segnava l’ora di cambiare marcia, di sospendere le attività della giornata.

Oggi la mente ha rarissime occasioni di placarsi accanto al fuoco.

Invece guardiamo la televisione, pallido surrogato elettronico dell’energia ignea; ci sottoponiamo a un costante bombardamento di suoni e immagini proveniente da menti altrui, che ci imbottiscono la mente di informazioni e messaggi inutili, avventure, eccitazioni e desideri di altri.

Durante il giorno la televisione ci lascia ancor meno occasioni per assaporare la tranquillità. Assorbe tempo, spazio e silenzio, come un sonnifero che ci culla in un’ottusa passività. «Bubble gum per gli occhi», come l’ha definita Steve Helen.

I giornali fanno altrettanto; non sono dannosi di per sé, ma noi spesso li usiamo per privarci di molti momenti preziosi che potremmo vivere con maggiore pienezza.

In definitiva, non dobbiamo soccombere ai richiami condizionanti dagli intrattenimenti esterni e della distrazione a tutti i costi; possiamo invece sviluppare altre abitudini che ci riportano alle essenziali aspirazioni interiori, al calore, alla tranquillità e la pace con noi stessi.

Per esempio, quando si rimane seduti seguendo la respirazione è come stare accanto al fuoco; guardare profondamente nel respiro ha almeno lo stesso valore che fissare le bracci luminescenti e le fiamme che rispecchiano la mutevolezza della mente. Questo genera anche un certo calore.

E se veramente non cerchiamo di fissarci obiettivi vivendo il momento così com’è, possiamo facilmente trovarci nello stadio di tranquillità primordiale – dietro e all’interno del gioco dei pensieri e delle sensazioni – che in epoche più semplici gli uomini provavano sedendo presso un fuoco.”

Dal libro Dovunque tu vada ci sei già di John Kabat- Zinn

Per chi sceglie un percorso di crescita e trasformazione sostenibile, in cui mettere il proprio … IO, al Centro, questo libro è un must.

I benefici della meditazione

La meditazione è una pratica millenaria che coinvolge l’attenzione consapevole e la focalizzazione della mente per raggiungere uno stato di calma e chiarezza mentale. I suoi benefici sono ampi e comprovati scientificamente:

  • riduzione dello stress
  • miglioramento della concentrazione
  • gestione dell’ansia
  • potenziamento del benessere psicofisico

Gli effetti positivi della meditazione si riflettono non solo nel benessere mentale, ma anche in miglioramenti fisiologici, come la riduzione della pressione sanguigna e il potenziamento del sistema immunitario.

La pratica costante comporta un apprendimento graduale della gestione delle distrazioni mentali e della connessione con il momento presente.

Avvertimento per i più scettici: pensare di essere incapaci di meditare è un po’ come ritenere di non saper respirare, concentrarsi o rilassarsi.

A presto,

Lucian

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