10 consigli pratici per ispirare genitori e figli
Educare è un compito delicato e difficile.
Ed è solo in parte compito delle istituzioni scolastiche.
Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.
Mahatma Gandhi
La famiglia, invece, è la prima e la più importante istituzione educativa.
È la scuola di vita, il posto fisico e simbolico dove si gettano le fondamenta del futuro: la crescita delle nuove generazioni.
In famiglia, per prima, le nuove leve del mondo di domani vedono, imparano, imitano. Crescono, si plasmano, si identificano o si ribellano.
Nella prima e la più importante istituzione educativa, la famiglia, le nuove generazioni muovono i primi passi sui tortuosi sentieri della vita.
Ed è nelle persone più vicine – mamma, papà, fratelli e sorelle, nonne e nonni, zii e zie, cugine e cugini – che cercano stimoli, guida e ispirazione per scoprire se stessi e il mondo.
Con il passare degli anni, poi, le nuove generazioni diventano sempre meno nuove e man a mano che crescono cominciano a cercare e a rivendicare il loro, di posto nel mondo.
Iniziano così a costruire, secondo la loro personale visione del mondo plasmata dalla famiglia il proprio cammino nella loro vita.
Gli insegnamenti che hanno ricevuto, i modelli e i gesti che hanno visto e le idee e le parole che hanno sentito dalle persone a loro più vicine sono gli attrezzi con cui andranno alla naturale ricerca del proprio posto in famiglia e nel mondo.
Guide e invasori
Senza raccontarci troppe favole, a fare la differenza nella crescita dei nostri juniors è il ruolo svolto dai genitori.
Ci sono le guide e gli invasori.
Le guide
I genitori guide sono quelli attenti più al processo che al risultato. Loro continuano ad imparare per poter insegnare. Tra le parole che utilizzano nelle interazioni con figli e figlie ci sono
Hai bisogno di aiuto?
Credi di potercela fare?
Sei pronto a provare?
Gli invasori
E poi ci sono gli invasori preoccupati dall’esito di un compito invece che del processo di apprendimento
Parlano così:
Faccio io …
Lascia stare, sei troppo piccolo,
Non sei capace …
Fammi fare, ci metti troppo …
Vogliamo nuove generazioni responsabili? Le vogliamo determinate?
Vogliamo che le nostre figlie e i nostri figli guardino in alto con i piedi ben saldi sulla terra? Vogliamo che crescano capaci di pensare con la propria testa e di camminare sulle proprie gambe?
Beh, se la risposta è SÌ come auspico che sia questo è il post che fa per te.
Consigli pratici per crescere ed ispirare
Continua a leggere, scoprirai 10 consigli pratici per aiutare i tuoi juniors a crescere con la testa sulle spalle e i piedi ben saldi per terra.
Pronti?
Iniziamo:
- Motivazione: aiutateli a spiegarsi l’utilità di ciò che fanno, il come è il perché lo fanno
- Attenzione: per aumentare la concentrazione, diminuite le distrazioni nel loro ambiente di studio e scoraggiate il multitasking
- Saper fare: incoraggiateli a mettere in pratica ciò che hanno appreso, i piccoli conti della spesa, ad esempio, sono un buon inizio
- Soluzioni: insegnateli a ragionare a piccoli passi, senza dare nulla per scontato
- Successi: non ne viene fuori da un compito? Ricordate loro difficoltà e successi precedenti
- Iniziativa: “Mamma posso …?” “Papà, devo …?” non rispondete direttamente ma ribattete con un “E secondo te? …”, e lasciateli prendere iniziativa
- Decisioni: “Mamma posso …?” “Papà, devo …?” trovare risposte è complicato, incoraggiateli da piccoli a prendere decisioni adeguate alla loro età
- Insuccesso: “Che stupido/a …”, “Non ce la farò mai …” “Non sono capace …” sono scarti discorsivi da cestinare immediatamente; non permettete che si denigrino o si disprezzino dopo un insuccesso
- Difficoltà: non tutti possiamo fare tutto e allo stesso modo, aiutiamoli a renderli consapevoli che per migliorare, le difficoltà si affrontano, non si evitano
- Forza interiore: fate loro capire a chiare lettere che si ha massimo potere su sé stessi e minimo sugli altri (ai miei figli, ad esempio, dico: “Voi siete ciò che decidete di essere”)
Ti aspettavi a sofisticate strategie psicolinguisticomotivazionaleducative?
Beh, mi dispiace deluderti 🙂
Nulla di trascendentale, quindi.
Invece un insieme di 10 suggerimenti pratici che ho appreso nella mia decennale esperienza di genitore e che, naturalmente, io per primo utilizzo e adatto all’età dei miei 2 juniors, Chiara e Marco, alla situazione che affrontiamo e al contesto in cui ci troviamo.
10 consigli a portata di tutti i genitori che abbiano a cuore il futuro del futuro: i propri juniors. E che vogliono crescerli capaci di pensare con la loro testa e di camminare con le loro gambe.
Comportamenti da evitare
Per contro, di seguito i comportamenti da evitare, quelli che più di altri rischiano di impedire la crescita armoniosa dei nostri figli e delle nostre figlie.
Eccoli:
- Iperprotezione: impedisce l’autonomia e mantiene il bambino in uno stato di dipendenza
- Competizione: evitate la competizione e il confronto con i pari; dire ai figli, ad esempio, che i suoi compagni/e hanno fatto meglio di lui o lei equivale a un colpo di mazza da baseball alle sue ginocchia, fa mooolto male
- Autonomia: ogni gesto che un genitore compie al posto del bambino, quando lui ha la possibilità di agire, nuoce alla sua autonomia e alla sua autostima
- Malessere: preservare il bambino dal sentire disagio per non aver affrontato adeguatamente una difficoltà non l’aiuta e non lo rende protagonista, anzi lo scoraggia dal voler tentare di nuovo
- Insuccesso: di fronte a un insuccesso non fate finta di niente
- Lode: non lodateli irrealisticamente
- Autostima: indurre troppe aspettative erode l’autostima
È necessario dare ai nostri juniors occasioni per potersi cimentare in compiti, situazioni e relazioni che li possano far sentire capaci e adeguati a far da soli.
È la via maestra per scoprire, scoprirsi, amare e amarsi.
E il viale per accrescere la loro autostima e il loro senso di efficacia.
È il vialone dal quale passa il futuro del futuro: nuove generazioni creative e responsabili.
Se vogliamo nuove generazioni capaci di valorizzare appieno le proprie risorse discorsive, emotive e comportamentali dobbiamo fornire ai nostri figli e alle nostre figlie contesti per mettersi alla prova sotto la nostra attenta guida.
Mi riferiscono, ben intesi, a contesti in cui possano testare da soli ma sorvegliati i propri limiti, le proprie forze, le proprie capacità.
I due elenchi che hai appena letto ti danno una chiara fotografia di ciò che deve essere in e ciò che invece deve rimanere out dalla cassetta degli attrezzi dei genitori guida.
Allo stesso tempo, dobbiamo capire dove siamo noi, come genitori, dove e quante sono le nostre aspettative e i nostri desideri. E dove iniziano loro, gli juniors, con il loro (nuovo) mondo.
Prima lo facciamo, meglio sarà. Per loro, gli adulti di domani, e per noi, i genitori di oggi.
Prima di salutarti, ti lascio per qualche minuto in compagnia del gruppo Kids United. Ascolto la loro bellissima canzone On écrit sur les murs dal loro album Un Monde Meilleur.
Sei genitore e vuoi condividere con me la tua esperienza? Gli alti e i meno alti dell’arduo mestiere di genitore?
Scrivimi a ciao@lucianberescu.it, sarò felice di leggerti e risponderti.
Poi, quando vuoi approfondire puoi cliccare qui, su Genitorialità: troverai tanti altri post con strategie concrete e suggerimenti pratici per guidare e ispirare i vostri juniors.
Ti auguro una splentastica settimana di guida e ispirazione insieme ai tuoi juniors!
A presto,
Lucian
Foto dall’archivio personale
PS: Se in futuro non vuoi perderti le chicche che riservo agli iscritti della mia newsletter settimanale gratuita, iscriviti oggi stesso usando il form qui sotto.
PSS: Questo post è stato aggiornato e integrato ad aprile 2023. È apparso per la prima volta l’8 aprile 2018 sul sito RhetoFan.com, online dal 2016 al 2023.